@ d_phatt
Salve a tutti, ispirato sia da qualche recente thread che da riflessioni personali di lunghissima data, vi chiedo: cosa pensate delle recenti "politiche" delle varie case produttrici riguardo agli expander? Che siano desktop, rack, di qualsiasi formato.
È vero che ora ci sono i computer portatili che sono l'expander modulare e personalizzabile per eccellenza...ma non è la soluzione per tutti, e non ci sono gli ultimi suoni dei produttori storici di tastiere. L'ultimo grande rack Yamaha è il Motif XS, non è mai uscito un expander del Kronos, né delle Nord recenti...il (mio) sogno di un sistema hardware modulare, personalizzabile ed espandibile nel tempo diventerà sempre più difficile da realizzare nel futuro?
Forse per non cannibalizzarsi la gamma, contestualmente al lancio di un nuovo modello, potrebbero fare il modulo della serie prima.
Esempio: contestualmente al Montage lancio il Motif XF rack. Il problema però si crea con chi vuol permutare la tastiera della generazione precedente!
Chi gliela compra più?
Chissà che non facciano uno Jupiter Xm senza i tasti?
Integra uscì un pelo dopo a Jupiter 80.
Dopo l'uscita di Integra, che costava meno di Jupiter 50, penso che gli unici che avran comprato Jupiter 80 sian stati quelli che lo han trovato, per poche settimane, sul sito del tedesco a 1.400€. Jupiter 80 prima stava intorno ai 2.600€.
Come diceva Michele Paciulli nell'intervista con R.Gerbi ormai manca l'effetto Wow. Gli elementi di novità son sempre più piccoli.
La stessa Dexibell ha lanciato la SX7, inizialmente ad un prezzo importante, immagino per evitare di mettere fuori mercato S3 ed S7.
Fatto curioso: P3 e P7 e S1 castrati del Midi In e Out. Morale: Preferisci i tasti o le prese Midi?
Secondo me su quella fascia di prezzo son castrazioni controproducenti.
Per la cronaca adesso il P3 si trova nuovo a 895€.
Sul versante dei cloni hammond invece succede il contrario. Modulo Crumar e Modulo Viscount.
Legend Solo con doppio set di drawbars. Mojo 61 con secondo set di drawbars integrabile.