@ tsuki
A me personalmente la GAS ha aiutato in un momento della vita in cui molte cose non giravano tranne il lavoro,mi è servita la gratificazione che mi dava l'acquisto di cose cosi' belle dedicate alla mia passione musicale.Naturalmente cosi' si finisce per spendere un sacco di bei soldi e poi si rischia di comprare degli strumenti che alla fine non ti occorrono proprio;c'era pero' che prima era molto piu' vivo il mercato dell'usato,ed alla fine si' spendevi per dire "100" ma spesso recuperavi "90",la cosa girava,certo un po' di perdita c'era ma tutto sommato contenuta.Oggi invece il mercato si è quasi fermato,se compri poi non riesci a rivendere e ti rimane un sacco di roba sul groppone che dopo diventera' obsoleta e pressoché invendibile,quindi bisogna pensarci un po' prima di investire cifre notevoli.Ma ripeto: a mè tutto questo ha aiutato a superare dei periodi in cui le soddisfazioni erano davvero poche e l'impegno tantissimo,tutto sommato è stato dispendioso ma aveva un senso.Se non altro mi ha insegnato a comprare solo quello che mi serve davvero,cosa che oggi faccio.Certo,la GAS per la famosa tastiera con cui "da sola puoi fare TUTTO,e puoi farlo benissimo" è sempre in agguato.....Comunque ho amici che spendono molto di piu' con la fotografia,con la nautica,con i motori...Alla fine se uno fa il passo adeguato alla sua gamba e lo fa star bene,perchè non dovrebbe?Diverso è fare il passo piu' lungo della propria gamba,quella è una vera caxxata che porta solo tensioni.
Beh sì direi che la tua GAS per certi versi è simile alla mia, nel senso che è partito tutto durante il mio esilio milanese, dove lavoravo molto (e con soddisfazione), e avevo molto tempo da trascorrere da solo.
Avendo vissuto il tutto come una tappa, lasciando il cuore e la vita Genova, non ho investito molto tempo sul costruirmi una vita lì (anche perché alla fine spesso ero a casa), però il tempo c'era... Una corsetta, un'ora di palestra, però poi le serate infinite senza far nulla, gli smonti notte... Ho gasificato il tempo, letteralmente.
Poi la mia GAS è particolare: non ho mai avuto la sprescia, come si dice a Genova, della workstation all'ultimo grido, ma delle cose di contorno, e quindi nettamente più economiche, a complemento di una main board.
Però forse è un'arma a doppio taglio: piccole spese ripetute alla fine diventano una grande spesa.
Ma c'è il vantaggio che quello che per me è uno strumento di contorno, tipo piccolo monofonico analogico o simili, per altri untenti può diventare il cuore di un setup.
Un Monologue ad esempio: per un tastierista può essere un extra, uno strumento con cui fare un lead ogni tanto, per chi fa musica elettronica invece può essere il cuore di una produzione, per una linea di basso o una linea arpeggiata di qualche pezzo, quindi si fa presto a venderlo bene (se penso che io l'ho scambiato a pari con un Minilogue che costa il doppio...).
Se si guarda solo un certo tipo di mercato è tutto molto fermo, se si guarda altrove si finisce in un vortice infinito.