@ lucabbrasi
..a quei tempi ero assiduo frequentatore di programmi storici come "Mr Fantasy" di Massarini. Pertanto il famoso "periodo elettronico" dei Matia l'ho vissuto quasi dal principio.
Bisogna anche contestualizzare il periodo, e da dove venivano. Un ottimo gruppo pop, con Cassano che dispensava di zucchero tutte le canzoni.
E poi furono colpiti (secondo me) dall'avvento della new wave. E fecero il loro "crack", come capita a pochi, intelligenti gruppi (non voglio fare accostamenti blasfemi, ma gli U2 di Achtung Baby fecero lo stesso): cioè, rompere tutti gli schemi precedenti e rimettersi in gioco al 100%.
"Fantasia" fu la prima testimonianza di ciò: look decadenti berlinesi, e pezzo che strizzava l'occhio alle mode di quel momento (new wave, elettronica spinta, batteria acustica buttata nel cesso). Fu un bel breakthrough che molti non capirono.
Sabbione ha sicuramente dato un contributo enorme a questo cambio di sound. Ma pure Golzi, che alla stregua di un novello Warren Cann degli Ultravox si lasciò coinvolgere da pad elettronici, drum machine e via dicendo. Cosa non da poco, eh...chiedete voi ancor oggi ad un batterista "normale" quanto gli costi anche solo affiancarsi una drum machine con sequenze in parallelo...ti fulmina, come minimo!
Tango è la summa di tutto ciò: disco perfetto, grandi pezzi pop ma arrangiati...beh, in maniera grandiosa. Ne seguirono video molto particolari, anche se in linea con quanto producevano artisti simili in quei tempi.
Uscito Sabbione, ed entrato Cossu, secondo me persero molto di quel magic sound. Troppo epico il secondo, molto più electronic orchestrale il primo (ancora mi meraviglio, su Vacanze Romane, degli arrangiamenti di tastiere...)
Gran bella fase, indubbiamente...
Può darsi che quei tre anni dopo Cassano siano stati una rottura rispetto agli inizi ma poi la normalizzazione è stata quella del periodo 1985/1989 con la migliore formazione, prima dell'addio della Ruggero che, è vero, nemmeno lei da sola ha mai raggiunto livelli paragonabili ai 15 anni precedenti