Musica elettronica tedesca

1paolo 26-05-20 16.52
verso l'inizio degli anni 80 mi hanno regalato alcune cassette di musica elettronica tedesca; in quel periodo, dopo la sbornia prog rock acoltavo jazz rock tipo Weather Report, Step Haed, Yellowjakets, Sting del dopo Police, Phil Collins e sinceramente non mi ero soffermato su quel genere.
Erano Tangerine Dream, Kraftwerk, Popul Vuh, Faust etc..qualcuno ha seguito quel movimento che non so se definire di nicchia e, soprattutto, ha avuto un seguito o si è esaurito in poco tempo?
wildcat80 26-05-20 18.56
Io non sono un grande estimatore del genere, però posso dirti che gli estimatori ci sono ancora, e che quella musica ha segnato il passo dei filoni più "duri" della EDM attuale, soprattutto per quanto riguarda la techno.
I Kraftwerk Sono ancora attivi nonostante la recentissima morte di Florian Schneider, uno dei fondatori originari del gruppo.
mima85 26-05-20 20.07
1paolo ha scritto:
Erano Tangerine Dream, Kraftwerk, Popul Vuh, Faust etc..qualcuno ha seguito quel movimento che non so se definire di nicchia e, soprattutto, ha avuto un seguito o si è esaurito in poco tempo?


La musica elettronica degli ultimi 30 anni affonda le radici in quanto hanno prodotto i gruppi che hai menzionato, si può dire che il seguito ce l'hanno ancora oggi. I Kraftwerk poi, come ti ha già detto wildcat80, sono ancora attivi o perlomeno lo erano fino a che non è morto Florian, una o due settimane fa. L'ultimo live che hanno fatto è di pochi mesi fa se non erro.
1paolo 26-05-20 21.08
Siccome eravamo nel periodo della disco music, Grease, Saturday Night, li avevo erroneamente abbinati al genere, anche perché alcuni pezzi loro erano suonati come “ballabili” nelle discoteche.
wildcat80 26-05-20 21.27
Beh sì direi che la cassa dritta nasce anche da loro
markelly2 26-05-20 21.46
@ 1paolo
verso l'inizio degli anni 80 mi hanno regalato alcune cassette di musica elettronica tedesca; in quel periodo, dopo la sbornia prog rock acoltavo jazz rock tipo Weather Report, Step Haed, Yellowjakets, Sting del dopo Police, Phil Collins e sinceramente non mi ero soffermato su quel genere.
Erano Tangerine Dream, Kraftwerk, Popul Vuh, Faust etc..qualcuno ha seguito quel movimento che non so se definire di nicchia e, soprattutto, ha avuto un seguito o si è esaurito in poco tempo?
I Kraftwerk sono i più "popolari", gli altri sono molto più ostici, e molto più di valore, credo.
1paolo 27-05-20 10.14
@ markelly2
I Kraftwerk sono i più "popolari", gli altri sono molto più ostici, e molto più di valore, credo.
Sono quelli che hanno fatto i pezzi più conosciuti, ricordo We are the robot ed altre che passavano in discoteca; i Tangerine Dream erano piu' poliedrici mentre dei Popol Vuh ricordo solo la colonna sonora di Nosferatu con Klaus Kinsky e altri film del genere.
In effetti la cosmica tedesca potrebbe essere stata fonte di ispirazione di tutta la musica elettronica di vario genere (sia disco che più sperimentale) dei decenni successivi; penso a gruppi come i Depeche Mode ma anche Mike Olfield, J.m.Jarre, etc
mima85 27-05-20 10.32
1paolo ha scritto:
penso a gruppi come i Depeche Mode ma anche Mike Olfield, J.m.Jarre, etc


Jean Michel Jarre no, perché era attivo contemporaneamente ai tedeschi (non è venuto dopo) ed aveva uno stile tutto suo, la sua musica è molto diversa da quella dei Kraftwerk & Co. È caratterizzata da sonorità molto più morbide ed "ariose", in contrapposizione alla caratterizzazione rigida, meccanica e robotica della musica dei Kraftwerk. Ci possono essere però punti di contatto con quanto fatto dai Tangerine Dream, anche loro molto dediti alla musica di atmosfera.

Anche JMJ fa parte di quella serie di artisti, pionieri della musica elettronica entrati in attività nel decennio del 1970, a cui si sono ispirati quelli che sono arrivati dopo.
michelet 27-05-20 10.39
Ad una festicciola di compleanno un compagno di classe mi regalò il 45 giri di “The Robots” che allora andavano per la maggiore, o meglio, si stavano imponendo per la loro grandissima originalità.
Non credo che quella sia stata la miccia che abbia innescato la bomba della passione per la musica elettronica, visto che fino ai 14 anni ho ascoltato quasi esclusivamente musica classica. Tuttavia era già la manifestazione di un gusto che si stava facendo strada.
Nel corso degli anni ho ampliato molto il panorama, spaziando tra il jazz, la fusion, le colonne sonore, il pop rock internazionale ed italiano, la musica antica, quella classica e contemporanea, oltre a quella elettronica “tradizionale”. Per inciso non sopporto il reggae e la musica lirica 😂
Ritornando ai Kraftwerk, posso dire che sono stati autentici capiscuola, capaci anche di rinnovarsi pur rimanendo sempre molto originali e riconoscibili, nel loro, a volte, film troppo eccessivo minimalismo.
Di altri nomi celebri come Tangerine Dream, Klaus Schulze, Jean Michel Jarre, Kitaro, Isao Tomita, posso dire di avere una discreta discografia sia in CD che in formato MP3 o FLAC. Con certe produzioni letteralmente sterminate e non tutte di eccelsa qualità, ipotizzare un acquisto massiccio significherebbe mettere a repentaglio le proprie finanze, oltre a non riuscire ad ascoltare tutto con la dovuta attenzione che meritano.
Ad esempio, IMHO, la produzione artisticamente “interessante” di J.M. Jarre si è fermata con Zoolook. Gli album successivi sono stati sempre più deludenti e vedendo che di recente si è affidato a collaboratori più o meno noti, sta a significare che la sua vena creativa si è esaurita da un pezzo.
Lo stesso potrei dire di Tangerine Dream, ci sono album letteralmente splendidi come White Eagle ed altri di quel periodo, mentre quelli più recenti (forse a causa di un cambio di formazione) sono contento di averli ascoltati in streaming gratuitamente.
Insomma, di musica elettronica e n’è tantissima e di qualità. Bisogna solo avere la pazienza di trovarla.
1paolo 27-05-20 10.39
@ mima85
1paolo ha scritto:
penso a gruppi come i Depeche Mode ma anche Mike Olfield, J.m.Jarre, etc


Jean Michel Jarre no, perché era attivo contemporaneamente ai tedeschi (non è venuto dopo) ed aveva uno stile tutto suo, la sua musica è molto diversa da quella dei Kraftwerk & Co. È caratterizzata da sonorità molto più morbide ed "ariose", in contrapposizione alla caratterizzazione rigida, meccanica e robotica della musica dei Kraftwerk. Ci possono essere però punti di contatto con quanto fatto dai Tangerine Dream, anche loro molto dediti alla musica di atmosfera.

Anche JMJ fa parte di quella serie di artisti, pionieri della musica elettronica entrati in attività nel decennio del 1970, a cui si sono ispirati quelli che sono arrivati dopo.
Penso anche ai primi dischi di Battiato e Alan Sorrenti che erano molto vicini a queste sperimentazioni elettroniche, prima di passare a Bandiera Bianca e Figli delle stelle che hanno riempito il loro conto in banca
michelet 27-05-20 10.44
@ 1paolo
Penso anche ai primi dischi di Battiato e Alan Sorrenti che erano molto vicini a queste sperimentazioni elettroniche, prima di passare a Bandiera Bianca e Figli delle stelle che hanno riempito il loro conto in banca
In realtà, quando ascolto certe produzioni recenti di J.M.Jarre e rimango deluso dalla banalità complessiva del messaggio musicale, capisco che lui se lo può permettere di fare queste schifezze, dal momento che vive di rendita sui diritti d’autore continuamente maturati, mentre io che sono un illustre sconosciuto, assolutamente no. emo
1paolo 27-05-20 11.18
@ michelet
In realtà, quando ascolto certe produzioni recenti di J.M.Jarre e rimango deluso dalla banalità complessiva del messaggio musicale, capisco che lui se lo può permettere di fare queste schifezze, dal momento che vive di rendita sui diritti d’autore continuamente maturati, mentre io che sono un illustre sconosciuto, assolutamente no. emo
In particolare "Aria" di Alan Sorrenti era veramente un disco innovativo e, come dici tu, giustamente non vendeva emoperché troppo di nicchia.. e allora vai di Figli delle stelle & c.
michelet 27-05-20 11.26
@ 1paolo
In particolare "Aria" di Alan Sorrenti era veramente un disco innovativo e, come dici tu, giustamente non vendeva emoperché troppo di nicchia.. e allora vai di Figli delle stelle & c.
Sempre riguardo a Zoolook che ritengo un vero capolavoro di inventiva, trovo sia stato molto innovativo da parte di Jarre utilizzare il campionatore per acquisire i fonemi delle varie lingue del mondo, per poi utilizzarle come materiale per creare musica.
Certo, bisogna dire che a sua disposizione ha sempre avuto il meglio della tecnologia disponibile e, per noi poveri comuni mortali, avere Emulator II, Fairlight e simili era solamente un miraggio.
Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe stato se avessi potuto mettere le mani su quegli strumenti tanto blasonati, invece di impazzire a fare le sovraincisioni tra due piastre a cassette non sincronizzate tra loro.
1paolo 27-05-20 11.33
@ michelet
Sempre riguardo a Zoolook che ritengo un vero capolavoro di inventiva, trovo sia stato molto innovativo da parte di Jarre utilizzare il campionatore per acquisire i fonemi delle varie lingue del mondo, per poi utilizzarle come materiale per creare musica.
Certo, bisogna dire che a sua disposizione ha sempre avuto il meglio della tecnologia disponibile e, per noi poveri comuni mortali, avere Emulator II, Fairlight e simili era solamente un miraggio.
Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe stato se avessi potuto mettere le mani su quegli strumenti tanto blasonati, invece di impazzire a fare le sovraincisioni tra due piastre a cassette non sincronizzate tra loro.
Sicuramente avere il top della tecnologia ed anche il tempo per poterla studiare ed utilizzare è un grosso plus ma anche la creatività che deriva dall'arte di arrangiarsi con quello che si ha può dare grandi soddisfazioni a patto che non si rincorra il successo commerciale.
Gianni Nocenzi, dopo l'uscita dal Banco, presentava i primi campionatori Akai (che oggi sarebbero considerati delle emerite ciofeche) e con quelli creava delle atmosfere sonore suggestive grazie al suo talento ed alla sua fantasia.
EADgbe 27-05-20 17.01
@ 1paolo
Siccome eravamo nel periodo della disco music, Grease, Saturday Night, li avevo erroneamente abbinati al genere, anche perché alcuni pezzi loro erano suonati come “ballabili” nelle discoteche.
Kraftwerk + discoteca = COSMIC

emo
1paolo 27-05-20 17.29
@ EADgbe
Kraftwerk + discoteca = COSMIC

emo
Eppure mi sembra che i Tangerine Dream siano più "completi" all'interno di quel movimento, mentre invece i Kraftwerk vedo che sono più popolari (forse più commerciali?)
SimonKeyb 27-05-20 19.14
@ EADgbe
Kraftwerk + discoteca = COSMIC

emo
Il Cosmic era "Afro" non tanto "Kraut"
1paolo 27-05-20 21.37
@ SimonKeyb
Il Cosmic era "Afro" non tanto "Kraut"
Ma no; la “cosmica” e’ tedesca !
EADgbe 27-05-20 23.01
@ 1paolo
Ma no; la “cosmica” e’ tedesca !
No, no, intendevo proprio la discoteca Cosmic di Lazise, santuario laico per i fricchettoni nei primi anni 80.
Nel parcheggio: 2 cavalli, DS, R4 e Vespe con l'adesivo del capellone con la chitarra e le infradito.
Alla consolle: Daniele Baldelli, che mixava musica funk, soul, tribale, brasiliana, classica, elettronica... Il risultato era così strano che non esistevano termini per classificarlo, così si sono inventati la "musica Afro".
1paolo 27-05-20 23.14
@ EADgbe
No, no, intendevo proprio la discoteca Cosmic di Lazise, santuario laico per i fricchettoni nei primi anni 80.
Nel parcheggio: 2 cavalli, DS, R4 e Vespe con l'adesivo del capellone con la chitarra e le infradito.
Alla consolle: Daniele Baldelli, che mixava musica funk, soul, tribale, brasiliana, classica, elettronica... Il risultato era così strano che non esistevano termini per classificarlo, così si sono inventati la "musica Afro".
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