wildcat80 ha scritto:
la gente andava al supermercato tanto per uscire di casa
Visto che il diritto di uscire dalla propria casa senza che nessuno possa impedirlo è tutelato dall'art 13 della costituzione, che non permette deroghe per legge ma solo per decisione motivata dell'autorità giudiziaria, non vedo cosa ci sia da incazzarsi.
Le norme emergenziali finora applicate (tra l'altro illegali perchè disposte per DPCM e non per DL) potevano ben disporre delle ragionevoli e proporzionali limitazioni alla circolazione (per esempio: non si può accedere o lasciare un comune ove l'infezione è molto grave, non ci si può assembrare, vanno rispettate particolari cautele nei negozi per evitare gli assembramenti etc) ma non potevano disporre il divieto generalizzato e pressocchè assoluto di lasciare la propria abitazione senza produrre certificazioni che dimostrassero uno stato di necessità (spesa, lavoro ove autorizzato etc).
Quindi la gente che usciva e che, per non incorrere in spiacevoli rottture di balle da parte degli scatenati ed arroganti sceriffi di turno, si recava a comprare qualcosa al supermercato locale, non ha fatto altro che esercitare un suo sacrosanto diritto, quello della libertà personale, che nessuno dovrebbe azzardarsi non dico a reprimere, ma neppure a criticare.
Ritengo che se l'epidemia sta diminuendo la sua virulenza, le cause sono sostanzialmente la diminuzione degli assembramenti, forse una diminuzione della virulenza del ceppo (mi pare che diversi esperti ne abbiano parlato), l'uso di mascherine e precauzioni iglieniche di base.
Non gli arresti domiciliari di massa.