ciao DOC,
ad oggi esistono diverse repliche digitali di quel suono, come pure una replica in carne e ossa dello strumento vero e proprio.
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le
repliche digitali sono tutte più o meno suonabili sulle varie workstation, con campionamenti più o meno efficaci.
aggiungendo gli effetti tipici (wah, simulatore ampli chitarra, ecc.) la resa è ancora più credibile.
il clone digitale che (abituato allo strumento vero) mi ha dato maggior feeling è il Seven, che utilizza modellazione fisica. ovviamente devi fare l'abitudine con la meccanica pesata che è pensata principalmente per i suoni di piano elettrico, electric grand e acustico.
il clavinet è uno di quegli strumenti che maggiormente implica un rapporto "fisico", andando oltre il concetto di clavicordo. di fatto, nell'era musicale moderna, è una chitarra coi tasti bianchi e neri. i tasti originali sono decisamente leggeri, l'effetto ottenuto dalle dita è variegato (dal "pizzicato" allo slap, con tanto di ghost notes).
per avere feeling più vicino possibile all'originale l'ideale sarebbe un tasto "waterfall" decisamente poco pesato (no stage piano, no tasto semipesato, e forse nemmeno synth action, che può risultare fuorviante se confrontato con l'originale).
una combinazione che ho trovato interessante è quella che si ottiene con la meccanica leggera (ma non troppo) del Dexibell S1 che comanda il modello fisico del Seven (ma si può trovare lo stesso modello fisico nell'expander GEMINI, per esempio...). analogo risultato si ottiene con la meccanica della Numa Compact (sempre con la dinamica assurda dei modelli fisici del Seven/Gemini).
lo stesso modello fisico si trova anche all'interno del Mojo 61, che ha peraltro una tastiera waterfall che si presta A FAGIOLO!
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parlando di
replica in carne e ossa, è sempre in produzione il famigerato
VIBANET, attualmente forse l'unico strumento costruito secondo i canoni dell'originale. ma i puristi hanno pareri discordanti in merito...
si trova in Europa nel loro
sito olandese, i prezzi sono improponibili...
diciamo che un clavinet vintage in buone condizioni costa decisamente meno.
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il famigerato kit "
whammy bar" è attualmente in produzione (replica anche lui un'idea degli anni '70/'80).
il più famoso è
questo, costoso e INVASIVO (e ovviamente necessita di manutenzione raddoppiata) pertanto sarebbe sconsigliato sacrificare un clavinet in buone condizioni... occorrerebbe un clavinet "bis" col quale sperimentare...
esempio...
l'effetto di quella barra è simile a quello che si ottiene con la leva avvitata sul ponte di una chitarra e si può replicare in diversi modi con pedali o effetti vari.
su un clavinet vero, non essendoci (come ovvio) alcun controller "pitch bender" si può creare quell'effetto con un pedale "whammy" o "pitch" a controllo continuo, come per esempio questo
Electro Harmonix.
sulle varie workstation ci si può ingegnare con gli effetti interni...