--- segue ---
...
Cyr:
...poi ho un altro accordo che non capisco
quando puoi...
Vin:
...ma non capiso io ...cazz! scrivi quelle fughe e ti impicci sui rudimenti di armonia?
a Roma dicono: "ma t'è morta la maestra da ragazzino?"
------ telefonata fiume ---------------
ripresa WApp:
Cyr:
Che sia un A maggiore non ci piove, il problema è giustificarlo in maniera razionale
Del resto qual'è la differenza tra Gb Bnn Db Fb e Bbb Db Fb?
Vin:
E' un Sibb magg. 1° riv. perfetto (La magg. enarm.) Come lo si giustifica?
>non esiste scala modale
>la plagale (senza il IV°) non la sento
Dovremmo modificare la teoria e riempire la lacuna con l'istituzione della "cadenza plagale atipica" che si crea una 3^ maggiore sotto la tonica, in pratica è un 1° rivolto della plagale comune in forma minore. Ma troppe spiegazioni. Meglio istituire la "plagale atipica" che si costruisce una 3^ magg. sotto la tonica.
Cyr:
Personalmente a me soddisfa la spiegazione "Gb Gb min", fondamentale omessa, al limite cambio il modo, Eolico al posto di Ionico e sul sesto (b) dell'eolico ci sta l'accordo maggiore
VIn:
NO, è una tipica soluzione, atipica perché non risponde a nessuna regola, ma soddisfa l'orecchio e vive di propria personalità, non è un aggiustamento di qualcosa a cui trovare 2000 giustificazioi, è una cadenza tipica e usata ma mai classificata.
Cyr:
mah, credo che dietro qualcosa che funziona c'è sempre un perché
Vin:
Funziona perché evoca immensità, giustifica l'accettazione del tutto, anche senza regole.
E' una cadenza che vive di luce propria, è sfacciata e non ha eguali. Solo elucubrando si può trovare un perché, ma sarà una ragione contorta e forzata, la sua natura è molto semplice e immediata: "plagale atipica", epica, evocativa, con senso modale.
Cyr:
E così possiamo categorizzarla!
Vin:
Si, ma me ne prendo la paternità e la registro alla "Polizia Musicale"
Cyr:
Cadenza Romana!
Vin:
Plagale atipica ...mancava!
Cyr:
Comunque ho imparato una cosa: movimento ii oppure IV seguito da bVI che non risolve. Forma “potenziata” di una plagale minore.
Ne estraggo la regola: ove userei la plagale, posso usare la plagale minore e la affievolisca.
O la “Plagale Romana”, e la potenzio
Comunque quando scrivo il manuale di armonia moderna questa cadenza la battezzo “Cadenza Vincenziana”
Vin:
Ok gli scherzi, ma il senso è questo. La plagale è la conferma di una fine con un "amen", perentorio ma dolce e affettuoso. La plagale atipica svolge la stessa funzione ma è meno riconoscibile negli stereotipi tonali, quasi a voler dimostrare la sua assolutezza.
Guarda che non è tanto uno scherzo, è una lacuna teorica, peraltro molto usata!
Cyr:
Ne sono consapevole, proprio per questo bisogna formalizzare
Vin:
La proponiamo insieme ...a chi?
Cyr:
Ciò mi fa pensare che esistono anche altri movimenti semicadenzanti non formalizzati
Che andrebbero studiati meglio
La plagale sale e poi scende (la sua unica sensibile scende dal fa al mi)
Vin:
Mah, sapessi, io sono pazzo! Una volta scrissi all'accademia della crusca per togliere quella stupida regola del "qual è" in favore di un più realistico "qual'è"!
Cyr:
Ergo è lo spirito umano che ascende ma poi ridiscende
La cadenza vincenziana sale trionfalmente
Con quel mi bemolle che sale a mi
Ecco la differenza psicoacustica. Molto umana, Trionfale E nel contempo ha in se il germe del tono minore
---segue---.