mima85 ha scritto:
Che è nammerda. D'altronde è lo specchio di una società dove conta l'apparire e non quello che si è e si sa fare veramente.
Ni. Io credo che il voler apparire è la conseguenza di qualcos'altro:
L'amico più stretto che hai, oggi non condivide un tuo video musicale su un social, soprattutto se fa il tuo stesso mestiere.
I colleghi condividono la propria roba, e a stento mettono un mi piace alla tua, raramente lasciano un commento o un cuoricino ad un tuo prodotto che potrebbe aiutarti in ambito lavorativo.
Pensiamo ai concorsi: Dei 200 amici che si sono prodigati a mettere un pollicione ad un tuo video in cui suoni la sigla di Peppa Pig o Memole, in caso di concorso serio in cui richiedi un voto o un supporto ad un determinato sito, forse 10 ti daranno una mano.
Gira cosi. Il social è fatto di "devo apparire io perchè sò bravo, quindi non supporto nessuno ma al massimo chiedo supporto".
è un circolo vizioso da cui non se ne esce.
Inoltre:
Se sei una figa che suona male e canta peggio, ti crei comunque un seguito.
Se sei una figa che si veste in maniera spinta, non hai bisogno neanche di comprare visualizzazioni o fan, si tratta di aspettare un po di tempo e investire su una macchina fotografica decente.
Se sei una figa che suona pure bene, finisci come Yuja Wang.
Se sei l'ennesimo che suona e si filma mentre suona Chopin o roba di Peterson, gli unici che ti supporteranno saranno (forse) i parenti, che, dal basso della loro conoscenza dei social, condividono il tuo video con i loro amici. E resta tutto li. Fermo.
Per quanto squallido, in passato molti "personaggi" che avevano talento ma non riuscivano ad emergere, hanno capito che le persone cercano "altro" per seguirti, non solo la suonata perfetta di questo o quello. Di conseguenza hanno investito in immagine, format, e sponsorizzazione iniziale a pagamento, mirata e non a cavolo (comprarsi le visualizzazioni e i commenti filippini è diverso dallo sponsorizzare un canale sui circuiti giusti e farsi conoscere.).
Ora molti si reggono sulle proprie gambe, ora solidissime:
Mi viene in mente Davie504, bassista seguito da 6 milioni di persone, che suona maledettamente bene e ha creato un format quasi "no sense" (ma che si segue davvero tra un sorriso e l'altro, dove la musica è comunque protagonista) o Vinetheiro, pianista che ha iniziato a coverizzare brani di super mario prima di arrivare a capire che il modo in cui presenti un contenuto musicale dev'essere anche fatto di intrattenimento, e dunque via di vestiti, umorismo muto ed episodi che comunque richiamano click e interesse come "Riesci a sentire la differenza tra un pianoforte da 1000 dollari e uno steinway da 120.000?" o "Brani pianistici italiani che hai sicuramente sentito ma di cui non conosci autore o titolo".
Insomma, siamo nel 2020. Pensare che il solo talento a suonare e una vecchia camera basti ad invogliare la gente a seguirti è storia vecchia.
Se tu utente pubblichi un video in cui l'audio è brutto, e filmi l'ennesima cover dei PFM o quant'altro, aspettati un flop o comunque un seguito molto limitato.
Anche pagando views e utenti, rimarresti li.
Oggi musica e immagine vanno di pari passo. E se le 2 sono di qualità, aiutarsi sponsorizzando il proprio canale o quant'altro con "finto movimento" è uguale a vedere in pubblicità 25 persone che godono a mangiare del tonno in scatola. Tu alla fine, il tonno in scatola lo compri pur negandolo, anche perchè "è in tv".
Se sponsorizzazione permette visualizzazione di roba buona, ben venga.
Caso inverso: Coca cola. Prodotto di merda, fa male, e non da nessuna qualità nutriente al tuo corpo. Eppure cazzo, ci hanno bombardato talmente tanto a livello estetico (colore acceso, gente sorridente, il suono quando si apre una lattina, e il rumore della schiuma quando lo si versa in un bicchiere) che la beviamo di buon grado. Ma merda resta.