@ anonimo
anche capire la tecnica che c'è dietro è
non banale, ma ora i Maestri ce la spiegano
C'è abitudine a materializare il pensiero.
Quello che senti è passato un attimo prima nella testa di chi l'ha suonato, l'ha immaginato e le mani hanno eseguito. E' un meccanismo di interazione tra suono, posizione, discorsività...
Basta provarci, ma se non sai immaginarlo è difficile che venga fuori.
Prova a piccoli passi, gioca su un giro semplice, inventa qualche svisatura, immagina un canto che ci possa star bene e cerca di eseguirlo.
Nel video, a 1'.08", sta in Fa magg ...alza il Fa al Fa# (3^ di Re magg.) che diventa sensibile nella dominante di Sol- ...e li va, con un po' di notine tipiche sopra... passaggio fatto e rifatto chissà quante migliaia di volte ...poi ne diventi padrone e ci giochi cantando.
Fare le cadenze, costruire piccoli giri armonici e suonarli in tutte le tonalità, fino a che ogni nota non diventi ben addomensticata per indirizzarla dove si vuole.
E' il movimento delle parti che prescinde da un discorso musicale compiuto. E tocca aver bene in mente cos'è un discorso musicale compiuto per esserne padroni.