michelet ha scritto:
semplificato la vita a tantissimi, me compreso, perché certe articolazioni sarebbero del tutto impossibili senza gli automatismi offerti dai sequencer.
Forse non ho capito qual è il tuo quesito, in fondo.
Quota il testo selezionato
Con tutto il rispetto e tutta l'umiltà di cui meriti da parte mia:
Come disse Ciccio Ingrassia in Er Più 2, vengo e mi spiego:
Amare ed utilizzare gli strumenti analogici va aldilà di protocolli midi, ergonomia, programmazione.....
Passa attraverso la certezza che si tratta di strumenti tridimensionali, forse oltre.....
Credo basti leccarsi i baffi a guardare qualche tutorial di Cosimo, ad esempio, dove mette insieme 8 A8 GPR e li fa suonare con rispettivi arpeggiatori e sequencers interni. È un effetto visivo e uditivo, premetto, non migliore o peggiore, ma tipicamente analogico, e chi ama come me quelle sensazioni, non c'è digitale che tenga....... Per provare QUELLA sensazione......
Non voglio aggiungere altro.
Quando compro ed uso analogici e li confronto ai digitali che ho avuto (tipo Microgorg, ION Alesis, MC 32 Roland, NordWave Clavia, prima il Moss nel Trinity, la scheda AN nella Motif Es, Alesis Fusion..... Eccetera) non mi chiedo se sono meglio o peggio di questi fantastici strumenti posseduti, ho solo bisogno di comprendere se si tratta di ciò che cerco, dei suoni che ho in mente e di altri che mi consentono di andare oltre...... Un abbraccio, architetto