Belin, mancano gli anni '80 e allora mi tocca rimediare.
Nasco nel 1973 per cui la mia adolescenza coincide con un periodo di incredibile spensieratezza e leggerezza, dopo gli anni di piombo, le stragi di Stato, gli scioperi selvaggi a oltranza
C'erano i metallari, i paninari, i tozzi, i Masters of the Universe, il Drive In, i Duran Duran, gli Europe, gli Spandau Ballet, i Metallica, gli Iron Maiden, tutti quei brani finiti nella collezione One Shot '80 (vera e propria enciclopedia della musica anni '80) con brani che sono diventati pietre miliari della musica Pop internazionale (chi ha detto Video Killed the Radio Star? che è del '79 ma vabbè ha lanciato una tendenza sviluppatasi negli anni successivi), poi i Vetro Fragilissimo!
Chi?
I Vetro Fragilissimo, famosissima boy band genovese
nella quale sono riuscito nell'impresa di suonare grazie alle sonorità di una (a me) sconosciutissima Yamaha DX7 affiancata poi da un'altra sconosciutissima Korg M1.
La prima fu un'esperienza mistica e indimenticabile, con il mitico ed introvabile libro (di cui non ricordo i ltitolo) che spiegava per filo e per segno come programmare la FM e le tabella già compilate, con il suo suono inconfondibile e unico, comprata dai miei fra mille sacrifici e poi affiancata dalla Korg grazie alla generosità di un compagno di band che me la prestò per il prestigioso tour che affrontammo e che ci lanciò nell'olimpo, nel gotha della musica locale genovese.
Ah, la DX7 venduta poi per un GEM S2 Turbo, ma questa è un'altra storia.
Tornando seri, io sono cresciuto con la musica sintetica, le drum machine, i synth digitali, ma la mia prima tastiera fu un farfisa scassatissimo su cui studiavo brani di musica classica, eravamo misci (poveri) e più di quello non potevamo fare.
Il Prog l'ho scoperto dopo, molto dopo, ma era uno sballo provare a diventare i nuovi Duran Duran, i nuovi Europe, senza riuscirci ovviamente ma era un momento davvero indimenticabile, dopo tutto ci sembrava possibile e raggiungibile.
Nostalgia canaglia.