@ filigroove
mmm...
Vorrei scrivere due cose. La prima è che non è vero che tutti si diventa dei leoni su un grande palco, anzi... Lì è proprio questione di carattere. Personalmente ho suonato un po' in tutti i contesti (mi manca solo lo stadio praticamente) e devo dire che, se è vero che ci si abitua e si può vincere l'emozione (cacarella), è anche vero che non a tutti piace, o non tutti sono adatti. Io onestamente non lo sono. Tanto di cappello a chi riesce.
Seconda cosa. Mi spiace dirlo, non vorrei apparire antipatico o borioso, ma nel pop la musica è l'ultimo degli elementi importanti, essere un personaggio è moooolto più importante. Il tuo personaggio è il tuo biglietto da visita per il grande pubblico che notoriamente prima vede, poi ascolta (o forse dovrei dire sente perché il termine ascoltare forse è troppo).
Rispetto la tua opinione, anzi, sono contento che la discussione si possa arricchire.
Per "riuscire in live" intendevo che a forza di fare live e ripetere situazioni già viste, di solito, si è in grado di portare a casa la pagnotta quasi sempre, riuscire a fare la propria parte. Se si è solisti significa interpretare bene il ruolo.
Ecco, l'interpretazione è la parola chiave per me, ha più senso interpretare un personaggio o una canzone?
Riguardo alla pop, dipende da che pop intendi. Non è vero che la musica pop sia tutta semplice o di bassa qualità da non meritare ascolti attenti. Il mio era un discorso più ampio, ho usato l'esempio della trap per questo, ci sono dei generi dove l'essere un personaggio fa parte integrante del pacchetto, anzi bisogna essere "quel" tipo di persona.
Ma ci sono tanti generi, ad es. il cantautorato, dove non occorre essere per forza un supereroe dei fumetti per poter essere un artista.
Il problema è che si stanno imponendo solamente mode dove l'apparenza è quello che conta unicamente.