Allora, per la birretta volentieri, appena sono in forma però perché al momento ho preso la diarrea del viaggiatore nel tragitto Genova Pietra Ligure
La mia teoria sul virtual analog... Dunque tanto per cominciare la tendenza è sempre quella di tracciare una linea col passato, mentre in questo caso, riferendosi a System8 e Jupiter Roland liquida tutto con un laconico "sono entrambi fantastici".
Strano, l'unico risalto viene dato alla polifonia maggiore.
Poi la stessa azienda definisce "olistico" il nuovo ABM: olistico per definizione sta a indicare una valutazione globale e non analitica, che nel caso specifico può significare, e qui c'è la vera difficoltà, che invece di emulare ogni singolo componente, qui si emula solo il risultato finale.
Come si può fare a ottenere "lo stesso" risultato senza avere a disposizione una maggior potenza di calcolo, perché di DSP comunque si parla?
Razionalizzando.
E come si può razionalizzare?
Innanzitutto adottando qualche componente fisica.
Per esempio, parlano di sensore termico che modula la deriva degli oscillatori del modello Jupiter: evidentemente avere un sensore che comanda l'intonazione degli oscillatori virtuali costa meno in termini di risorse rispetto ad avere un algoritmo matematico che ne modella l'effetto.
Oppure la latenza della tastiera: probabilmente invece di avere un altro algoritmo che per ogni modello ricalcola la latenza, hanno fatto ricorso a dei veri e propri trigger con latenza specifica per ogni modello, ma magari qui sto esagerando.
Ma entrando nel sistema, nel suo cuore, si scivola verso terreni sempre più impervi.
La modellazione dei singoli elementi è quel che più è avido di potenza di calcolo, quindi il ricorso a questa tecnologia deve essere per forza limitato.
Che abbiano invece pensato a un unico sistema per generare waveform, LFO e amplificatori, lasciando alla modellazione solo il comportamento dei singoli filtri e delle modulazioni tipo Sync e crossmod?
Che utilizzino ANCHE samples/onde a ciclo singolo ad alta risoluzione come avviene con il SuperNatural Synth Engine, che non suona come un semplice sample player perché prevede un sistema di emulazione dei free run oscillators, ma che non prevede possibilità di sync, ring e xmod?
Insomma, viene anche detto fra le righe che il nuovo ZenCore è una sintesi della tecnologia proprietaria di Roland, il meglio di quanto sviluppato negli ultimi anni.
Per cui un'emulazione Juno, con DCO che non contemplano intermodulazione, può essere fatta con oscillatori, ampli/EG SuperNatural e filtro modellato (un po' come il Wavestate che consente di applicare filtri modellati su oscillatori alimentati a wavetable).
Ho parlato anche di SuperNatural: non si parla di loop, si parla di filtri formanti caratteristici per ogni strumento da sintetizzare, che sotto sotto ci sia una rivisitazione della sintesi LA?
Magari sto delirando, però quel che si legge in giro è questo, mi sono fatto le mie idee.