@ drmacchius
Sai che strumentazione usavano?
....hanno lo studio a pochi km da casa mia.
usavano principalmente un mixer analogico soundcraft serie 600 se non ricordo male, con un registratore reel to reel a 16 tracce mi pare (ma non sono sicuro del modello), e poi altre cose analogiche dell'epoca ma niente di trascendentale, il microfono per le voci è il neumann u67 (versione fine anni 70), molto figo.
il pianoforte in quasi tutte le loro sigle è uno yamaha cp70 (la versione a 76 tasti insomma), lo si puo ascoltare in quasi ogni loro brano in cui c'è il pianoforte, come "libro cuore", "il fichissimo del baseball (solo)" etc etc , la scelta era data semplicemente dal fatto che non necessitava microfonaggi per poter essere registrato, cosa che facilita notevolmente i tempi di produzione in studio (le sigle erano commissionate e andavano prodotte alla velocità della luce con tempi di consegna strettissimi).
come sintetizzatori a me sembra di ricordare anche l'arp pro soloist dgx....ma non sono certo, so che negli anni successivi è passato a un sistema con emagic logic con vari moduli midi tipo il roland u220, negli anni 80 per la realizzazione di dischi come la serie "TUCANO" usarono molto strumenti come i moduli fm yamaha tipo tx802, e mi pare il campionatore akai s950, ma nelle sigle originali che intendi tu il grosso era realizzato con strumentisti veri (anche se successivamente riccardo iniziò a lavorare con batterie elettroniche, anche qui per facilitare e accorciare i tempi di produzione).
comunque arrangiamenti a parte, i loro master suonano abbastanza cupi, si sente che sono registrati su nastro analogico e mixati non certo su consoles da mille e una notte (come i brani di cristina d'avena che erano mixati sul banco ssl 4000 e suonavano ben più nitidi e presenti), forse il bello è anche questo essere un po "undeground", fuori dagli standards.