Pezzo dell'11 gennaio

wildcat80 11-01-20 16.39
Oggi è un triste anniversario.
21 anni fa moriva Fabrizio, il mio più illustre concittadino in campo musicale.
Più illustre di Niccolò Paganini.
Voglio dedicare alla memoria di Fabrizio un pezzo che solitamente non viene considerato fra quelli più significativi.
Ad essere banali, da buon genovese avrei potuto scegliere Via del Campo, La città vecchia in versione non censurata, o pescare a piene mani negli album più genovesi come Creuza de mà o Anime Salve.
Invece ho scelto Rimini in versione PFM.
Rimini nasce in collaborazione con Massimo Bubola, qui riarrangiata dalla PFM.
In linea teorica ci sono tutti i presupposti per avere uno dei pezzi meno deandreiani in assoluto.
Invece no: c'è tutto il saper essere intimamente riflessivo di Fabrizio, siamo nel 1978, la coda degli anni di piombo, i referendum su divorzio e aborto, che riesce a emergere anche dalla contaminazione di un altro autore, impreziosito ed enfatizzato dagli arrangiamenti del più grande rock band italiana di sempre.
A buon peso, Sally
Buon weekend a tutti.
BB79 11-01-20 17.13
@ wildcat80
Oggi è un triste anniversario.
21 anni fa moriva Fabrizio, il mio più illustre concittadino in campo musicale.
Più illustre di Niccolò Paganini.
Voglio dedicare alla memoria di Fabrizio un pezzo che solitamente non viene considerato fra quelli più significativi.
Ad essere banali, da buon genovese avrei potuto scegliere Via del Campo, La città vecchia in versione non censurata, o pescare a piene mani negli album più genovesi come Creuza de mà o Anime Salve.
Invece ho scelto Rimini in versione PFM.
Rimini nasce in collaborazione con Massimo Bubola, qui riarrangiata dalla PFM.
In linea teorica ci sono tutti i presupposti per avere uno dei pezzi meno deandreiani in assoluto.
Invece no: c'è tutto il saper essere intimamente riflessivo di Fabrizio, siamo nel 1978, la coda degli anni di piombo, i referendum su divorzio e aborto, che riesce a emergere anche dalla contaminazione di un altro autore, impreziosito ed enfatizzato dagli arrangiamenti del più grande rock band italiana di sempre.
A buon peso, Sally
Buon weekend a tutti.

Grandissimo, forse il più...sono combattuto, Quando avevo 7 anni e mi trovai ad aprire una borsa di dischi relitta nel salotto della mia casa natale da uno zio rockettaro...dentro trovai alcuni lp di Faber e di Lucio Battisti...ne rimasi rapito. Fu il mio battesimo musicale...era il 1976
Non saprei scegliere...
I dischi li ho ancora...
Grazie di avercelo ricordatoemo

Forse non avrei scelto questi pezzi, che comunque adoro...per me lui sta tutto in Amico Fragile e Giugno 73
wildcat80 11-01-20 18.07
Amico fragile non lo riesco proprio ad ascoltare.
Un pezzo nato dopo una sbronza colossale che è stato trasformato in manifesto di un certo tipo di ideologia.
Giugno 73 in versione PFM è un altro capolavoro.
BB79 11-01-20 18.28
@ wildcat80
Amico fragile non lo riesco proprio ad ascoltare.
Un pezzo nato dopo una sbronza colossale che è stato trasformato in manifesto di un certo tipo di ideologia.
Giugno 73 in versione PFM è un altro capolavoro.
Lasciando stare l'ideologia...di cui a 50 e più anni non saprei oramai cosa farmene nel mondo in cui sopravvivo
...trovo che abbia un potere descrittivo enorme...
La sbronza è stato un catalizzatore formidabile direiemo
markelly2 11-01-20 18.41
@ wildcat80
Amico fragile non lo riesco proprio ad ascoltare.
Un pezzo nato dopo una sbronza colossale che è stato trasformato in manifesto di un certo tipo di ideologia.
Giugno 73 in versione PFM è un altro capolavoro.
Amico Fragile è un capolavoro.
wildcat80 11-01-20 18.46
Amico fragile è il pezzo di De Andrè che meno mi piace ascoltare. Ovviamente con Mussida alla chitarre piccole tascabili orientabili noccioline caramelle faccio volentieri un'eccezione.
Io con De Andrè sono cresciuto. Ho imparato a suonare la chitarra sui suoi pezzi, e lo stesso hanno fatto i miei fratelli, però Amico fragile è un pezzo che non riesco a digerire facilmente.
È come la pizza salsiccia e friarielli, o per restare a Genova, la salsa verde fatta con la giusta dose di aglio: buona, ma pesante da digerire.
ahivela 11-01-20 19.06
BB79 ha scritto:
per me lui sta tutto in Amico Fragile e Giugno 73


Assolutamente d'accordo.
A seguire, e solo a seguire, indeciso tra "Verranno a chiederti del nostro amore", "Per i tuoi larghi occhi" e "Amore che vieni amore che vai"
Comunque, il doppio album con la PFM a mio parere resta un monumento della musica italiana, sicuramente uno dei dieci capolavori da tramandare all'eternita', per spessore, pathos, arrangiamenti, energia.
markelly2 11-01-20 19.22
@ ahivela
BB79 ha scritto:
per me lui sta tutto in Amico Fragile e Giugno 73


Assolutamente d'accordo.
A seguire, e solo a seguire, indeciso tra "Verranno a chiederti del nostro amore", "Per i tuoi larghi occhi" e "Amore che vieni amore che vai"
Comunque, il doppio album con la PFM a mio parere resta un monumento della musica italiana, sicuramente uno dei dieci capolavori da tramandare all'eternita', per spessore, pathos, arrangiamenti, energia.
Il live con la PFM è ottimo, ma metterei anche :

Non al denaro non all'amore né al cielo
paolo_b3 11-01-20 19.40
Ti ringrazio per aver dato lustro ad un grande artista e poeta nel giorno della sua dipartita.
Ottimi entrambi i brani.
Per me il suo capolavoro in assoluto è l'album "Rimini".
wildcat80 11-01-20 19.43
Non credo di esagerare dicendo che il tour con la PFM sia stato qualcosa di rivoluzionario nel panorama musicale italiano e non solo.
Altri album notevoli sono il "prequel" del sodalizio con la PFM, La Buona Novella, e Crêuza de mä, un capolavoro di commistione musicale che va oltre il concetto di world music.
Essere genovese, o comunque conoscere bene Genova, offre un vantaggio non da poco, perchè molto dei pezzi di Faber diventano film... Quantomeno per chi ha più di trent'anni e riesce a ricordare come era la città fino alla metà degli anni Novanta.
BB79 11-01-20 21.10
@ wildcat80
Non credo di esagerare dicendo che il tour con la PFM sia stato qualcosa di rivoluzionario nel panorama musicale italiano e non solo.
Altri album notevoli sono il "prequel" del sodalizio con la PFM, La Buona Novella, e Crêuza de mä, un capolavoro di commistione musicale che va oltre il concetto di world music.
Essere genovese, o comunque conoscere bene Genova, offre un vantaggio non da poco, perchè molto dei pezzi di Faber diventano film... Quantomeno per chi ha più di trent'anni e riesce a ricordare come era la città fino alla metà degli anni Novanta.
Che mi dici di "non al denaro...etc"emo???
BB79 11-01-20 21.14
@ wildcat80
Non credo di esagerare dicendo che il tour con la PFM sia stato qualcosa di rivoluzionario nel panorama musicale italiano e non solo.
Altri album notevoli sono il "prequel" del sodalizio con la PFM, La Buona Novella, e Crêuza de mä, un capolavoro di commistione musicale che va oltre il concetto di world music.
Essere genovese, o comunque conoscere bene Genova, offre un vantaggio non da poco, perchè molto dei pezzi di Faber diventano film... Quantomeno per chi ha più di trent'anni e riesce a ricordare come era la città fino alla metà degli anni Novanta.
Hai colto nel segno...ci vuole di svegliarsi sul mare...di assaporare certi odori...di vicoli...di porto...di darsene...emo
Vi si avvicina Napoli...per certe affinitàemo
Insomma poesia dai...
MarcezMonticus 13-01-20 10.29
wildcat80 ha scritto:
Oggi è un triste anniversario.
21 anni fa moriva Fabrizio, il mio più illustre concittadino in campo musicale.
Più illustre di Niccolò Paganini.

De Andrè mi ha sempre provocato sentimenti contrastanti. emo
Dal punto di vista musicale nella mia personale playlist ho (volutamente) tenuto solo il live con la PFM (geniale) e Creuza de mà (inno alla lingua genovese), il resto dopo il primo ascolto, francamente, non mi da voglia di riascoltarlo, l'ho sempre trovato musicalmente ripetitivo.
De Andrè, più che per la sua musica, che attinge al cantautorato più classico con la chitarra arpeggiata, i finali di strofa ribattuti, ecc..., è famoso, soprattutto, per i suoi testi anticonformisti e rivoluzionari. Quelli meritano un'attenzione davvero particolare perchè anche senza la musica, intesi come poesie, avrebbero avuto comunque una eco importante nella cultura italiana.

Purtroppo la sua figura (più che la sua musica) spesse volte è utilizzata a sproposito da chi pensa di poterlo trascinare dalla sua parte.emo
La cosa che più mi fa pensare (e sorridere) è che De Andrè era un vero anarchico e agnostico, più di tutti quelli che da lui si sentono ispirati, un vero genovese che (per chi è nato e vissuto nella nostra città è facile capirlo), lui se ne batteva allegramente il belino di quel che pensavano di lui (e ne hanno dette e pensate di cotte e di crude) tant'è vero che era amicissimo con altri illustri anarchici come Don Gallo e Paolo Villaggio.

Era la summa della genovesità.
anonimo 13-01-20 10.33
Da un punto di vista musicale, qua e là si apprezzano alcune soluzioni armoniche piuttossto inusuali.
paolo_b3 13-01-20 11.04
MarcezMonticus ha scritto:
Purtroppo la sua figura (più che la sua musica) spesse volte è utilizzata a sproposito da chi pensa di poterlo trascinare dalla sua parte.


Diciamo che Faber aveva ed ha, nonostante ci abbia lasciato, autorevolezza sufficiente a non farsi tirare per la giacchetta da nessuno. Poi si sa, gli italiani sono sempre pronti a correre in aiuto ai vincitori (E. Flaiano).
MarcezMonticus 13-01-20 11.28
paolo_b3 ha scritto:
Diciamo che Faber aveva ed ha, nonostante ci abbia lasciato, autorevolezza sufficiente a non farsi tirare per la giacchetta da nessuno. Poi si sa, gli italiani sono sempre pronti a correre in aiuto ai vincitori (E. Flaiano).

Agree.
markelly2 13-01-20 13.10
Ci ha lasciato troppo presto.
Chissà quali capolavori avrebbe potuto creare ancora!
wildcat80 13-01-20 13.33
Un piccolo aneddoto. Durante la composizione di Anime salve, Fabrizio ad un certo punto si rese conto che il disco suonava sempre più come un disco di Ivano Fossati.
Decise quindi di interrompere la collaborazione adducendo appunto la motivazione ufficiale che c'era troppo Fossati.
Quello che invece diceva nelle vesti non ufficiali, era che era stufo di sentirselo menare per la retrocessione da Ivano.
De Andrè era genoano sfegatato, mentre Fossati sampdoriano, e il biennio 94/96 non era stato dei migliori, inclusa una retrocessione in serie B per il Genoa, solo la consolazione del derby di Coppa di ritorno vinto nel 1996.