wildcat80 ha scritto:
Oggi è un triste anniversario.
21 anni fa moriva Fabrizio, il mio più illustre concittadino in campo musicale.
Più illustre di Niccolò Paganini.
De Andrè mi ha sempre provocato sentimenti contrastanti.
Dal punto di vista musicale nella mia personale playlist ho (volutamente) tenuto solo il live con la PFM (geniale) e Creuza de mà (inno alla lingua genovese), il resto dopo il primo ascolto, francamente, non mi da voglia di riascoltarlo, l'ho sempre trovato musicalmente ripetitivo.
De Andrè, più che per la sua musica, che attinge al cantautorato più classico con la chitarra arpeggiata, i finali di strofa ribattuti, ecc..., è famoso, soprattutto, per i suoi testi anticonformisti e rivoluzionari. Quelli meritano un'attenzione davvero particolare perchè anche senza la musica, intesi come poesie, avrebbero avuto comunque una eco importante nella cultura italiana.
Purtroppo la sua figura (più che la sua musica) spesse volte è utilizzata a sproposito da chi pensa di poterlo trascinare dalla sua parte.
La cosa che più mi fa pensare (e sorridere) è che De Andrè era un vero anarchico e agnostico, più di tutti quelli che da lui si sentono ispirati, un vero genovese che (per chi è nato e vissuto nella nostra città è facile capirlo), lui se ne batteva allegramente il belino di quel che pensavano di lui (e ne hanno dette e pensate di cotte e di crude) tant'è vero che era amicissimo con altri illustri anarchici come Don Gallo e Paolo Villaggio.
Era la summa della genovesità.