Jaam ha scritto:
da qualcuno bisogna copiare
Questo è un po' il mio dubbio: che la maggior parte dei jazzisti non sappia assolutamente cosa suoni ma abbia soltanto assimilato alcune sonorità e copiato le frasi di altri musicisti facendole proprie mischiandole. Un plagio continuo in pratica!
Ma a semplici domande di teoria non ci sono mai risposte ma faccine ironiche
Che per inciso non mi danno fastidio, anzi mi fanno spesso divertire!
Quando suonavo al conservatorrio facevo cose più complesse di quelle che ci hai fatto sentire (che magari fai anche tu e meglio di me), eppure darei un dito per suonare in quel modo (della mano sinistra, tanto se hai il contrabbassista nel jazz serve poco
).
Però mi chiedo veramente se dietro al jazz ci sia una vera cultura musicale o un semplice ripetere e mescolare sonorità già usate.
Per esempio sono sempre riconoscibili i vari jarrett, peterson... se si ascoltano i brani di questi grandi si riconoscono spessissimo gli stessi fraseggi copiati pari pari.
Uguali identici!
Lo so che sembra che voglia fare polemica, ma non è così. Mi piacerebbe solo capire se per esempio oltre le sempre simpatiche battutine sapreste analizzare quello che suonate
Probabilmente sì. Ma probabilmente tantissimi altri non saprebbero farlo. Tutti quei tantissimi jazzisti che comunque suonano cose molto apprezzabili secondo il sistema del copiaggio.
Il tutto perde un po' di fascino se è così.
In tutti i generi musicali il musicista sa sempre cosa sta suonando, sempre. Nel blues, nel rock, io so sempre in che tonalità sono e che modo musicale sto utilizzando. Perfino nella musica classica. Ebbene sì, si improvvisa anche nella musica classica! Eppure il musicista sa sempre cosa sta facendo ed è sempre pronto a dare spiegazioni basate sulla teoria.
Con tutti i jazzisti ho sempre fatto una gran fatica!