@ wildcat80
Innanzitutto ti ringrazio, voglio però spendere due parole sulla contrapposizione faccio/sono.
La prima considerazione è formale. Io SONO un medico, che ha scelto di FARE il chirurgo. Nella vita ho preso due decisioni di pancia: fare medicina (senza aver aperto libro per il test di ammissione) e cambiare specialità a meno di 2 mesi dall'esame di ammissione. Due decisioni che potevano costarmi anni persi, ma sono dell'idea che quando vuoi una cosa, ed il tuo destino è quello, si può fare.
Quindi SONO un medico, che viene prima della specialità scelta. E stranamente ho scelto di fare una cosa per cui ho talento, anche se ovviamente questo l'ho scoperto in un secondo tempo.
La seconda è che, essendo un giovane medico (in Italia fino a 45 lo sei, altrove a 40 dirigi reparti, ma è un altro discorso), ho ancora sogni di gioventù.
Quindi per vivere faccio una cosa che mi consenta di coltivare le mie passioni, che poi non è assolutamente vero, perché anche se lo stipendio è buono, il tempo manca.
Sono almeno 10 anni che non riesco a studiare seriamente, ma sogno di fare le mie seratine con gli amici e di avere un bel suono. Un sogno realizzabile, visto che i tempi per aspirare a essere il novello Keith Jarrett sono passati da mo.
Così si cerca di vivere, perché vivere vuol dire sognare e scaricare tensioni e cattivi pensieri.
E riprendere a suonare è stata una cosa che mi ha aiutato molto nel mio esilio triennale fuori casa.
E il sacrificio, la stanchezza, vengono ripagati anche così, quando sei uno zombie che vorrebbe dormire ma non riesce, a buttar giù due note per il piacere di farlo.
Grazie,
Andrea
Sei una gran brava persona, Andrea.
Farai del bene a prescindere e mi auguro che la tua carriera di chirurgo sia piena di soddisfazioni.
Te lo auguro anche in campo musicale.