@ filigroove
Vediamo se cambiando prospettiva ti faccio cambiare idea, o per lo meno ti metto un dubbio.
Questo è un Minimoog (sembrerebbe anche ben costruito) con un oscillatore in più, il chorus del 106, arpeggiatore e un piccolo sequencer, con in più la possibilità di farlo funzionare in parafonia. Ah già: tastiera dinamica e aftertouch.
...A 700 euro 😳
Fermo restando che può essere più utile un Minilogue, ma questo rientra nelle esigenze del singolo, non può investire la validità della macchina in sé.
Ho appena preso un Model D, provato brevemente in saletta e quindi sono impressioni molto superficiali.
Fra un virtual analog o un analogico attuale (per la mia esperienza posso parlarti di Monologue, Minilogue, Bass Station, Microbrute) e il Model D, c'è la stessa differenza che passa fra avere un gatto tigrato e una tigre. Può essere selvatico, non addomesticabile, può distruggerti letti e divani, ma resta un gatto.
Il poly D permette di avere la tigre e il gatto al guinzaglio.
4 Model D in parallelo sono una forza della natura di difficile addomesticamento.
Un Model D che si divide in 4 è molto più gestibile.
Questo lo dico dopo aver fatto 4 riff col Model D, non andando oltre ad aver programmato un Goom, un basso e poco altro.
Questo per dire che c'è stata l'intelligenza di spezzare la voce in modo da ammorbidirla.
Non so però quale collocazione possa avere, perché in parafonia, di fatto, è tutt'altro strumento.
Sul chorus mi auguro solo che sia un vero BBD e non l'integrazione del June 6 di TC Electronics.