zaphod ha scritto:
io, forse sbagliando, forse in maniera talebana, parlo di synth analogici quando tutta la catena audio è tale, altrimenti li definisco ibridi...
No è giusto invece, "ibridi" è la definizione corretta proprio per l'unione tra elementi digitali ed analogici nella catena di sintesi. Avevo capito che con quel "come fa un synth wavetable ad essere analogico" escludevi totalmente la presenza di elementi analogici nella catena.
Tra l'altro anche gli analogici "puri" si dividono in due categorie, cioè quelli a controllo digitale, della cui categoria fa parte qualsiasi synth analogico mono o polifonico dotato di memorie per le patch, ed i cosiddetti "full analog" dove invece non c'è manco un componente digitale al suo interno (il Minimoog è un esempio di questi synth).
Le macchine a controllo digitale poi si possono dividere in due ulteriori sotto-categorie, cioè quelle dove le modulazioni (LFO ed inviluppi) sono comunque analogiche (Jupiter 8, Juno 6 e 60, Prophet 5, gli Oberheim a parte l'OB-8 che ha gli LFO generati a software, eccetera) e quelle dove sono generate digitalmente (Jupiter 6, tutti i Juno a partire dal 106, i JX, i Matrix della Oberheim, e via dicendo). E queste due sottocategorie possono ancora essere divise tra macchine a VCO e quelle a DCO.
Insomma, anche solo limitandosi agli analogici è già un bel casino
berlex65 ha scritto:
provo a essere ironico...ma evidentemente non mi riesce
No, sono io che a volte ho problemi a decifrare l'ironia scritta nel forum. A volte nel dubbio sarebbe meglio se stessi zitto