futuro dei sintetizzatori digitali

Ecco una domanda per voi: l'hardware VA (tastiere, moduli al contrario dei vst nei computer) stanno andando verso un vicolo cieco?

- Le tastiere VA (mi viene in mente un JP8000 come capostipite, un MS2000, un Nord Lead) iniziano a essere visti proprio come un computer dedicato all'interno di una scatola... (vedi esempio l'ultranova, il blofeld): pochi controlli analogici e un mare di schermate da scorrere come una qualsiasi WS.

Al contrario prolificano moduli e modulini analogici o quasi...con minitasti...mini tutto...

Sembra che le attuali work station tipo montage/Roland FA/Kronos abbiano inglobato quella fetta di mercato del clone del sintetizzatore...

Non generalizzerei, Nord A1 e Lead 4 sono VA e di controlli ne hanno un bel po', tanto per fare un esempio ma ce ne sono altri (il Virus TI2 é ancora a listino, il King Korg e lo Sledge pure), senza contare gli ibridi che sono forse gli oggetti piú interessanti (Pro2, Prophet12, Krog Prologue,...)

Certamente la potenza e la facilitá di aggiornamento dei VA implementati come Virtual Instruments su computer sono un competitor forte, specie per l'uso in studio e/o abbinati a master dotate di automap (o comunque di un buon numero di controlli), ma ci sará sempre chi preferisce il VA hardware.

I RA invece non li vedo come competitor diretti, dato che puntano su altri fattori "emozionali" (e tecnici), si tratta di una scelta a monte, certo resa piú accessibile dal sensibile calo del loro prezzo che stiamo osservando negli ultimi anni.

No, non credo, dipende a cosa vuoi dare priorità, da cosa fai, facessi ancora edm-industrial, non avrei dubbi, virus kb, con un computer che compensa la parte acustica.

Invece se uno prevalentemente usa piani,strings,organi. E sporadicamente synth,in quel caso vedo bene l'integrazione computer con plug-in VA.

Poi c'è chi preferisce tutto hw o tutto sw...perdendo inevitabilmente qualcosa, oggi sono molte le combinazioni possibili.