Aggiornamento: mi ero completamente dimenticato di aggiornare questo post.
Diversi mesi fa, sul lavoro, ho avuto a che fare con un tizio che fa manutenzione e trasporto pianoforti. Gli ho operato la madre, era un discreto casino, e voleva a tutti i costi portarmi ad Alba alla fiera del Tartufo, ospite suo in tutto. Ovviamente mi sembrava una cosa irragionevole, avevo fatto il mio lavoro come ogni giorno, così quando mi ha detto che aveva quest'attività, gli ho chiesto se poteva darmi una mano con il mio pianoforte.
Così, dopo breve trattativa familiare (per il piano il posto c'è, per il resto ovviamente no
), ho organizzato il tutto.
Mio padre, fresco di pensione, si è occupato del restauro esterno (è il suo hobby da una vita, restaura mobili antichi da sempre), che è stato abbastanza semplice (trattamento anti tarlo e sigillo delle tutto sommato poche cavità con prodotto apposito e chiusura di superficie con cera per restauro in tinta e sostituzione della tela posteriore, stavolta raso).
Il tizio, una ventina di giorni fa, combinando una consegna vicino a dove era conservato il pianoforte, lo ha prelevato a costo ridicolo (ho pagato solo il garzone).
Una volta posizionato, lo ha pulito completamente e ha rivisto tutto la meccanica: non c'erano interventi particolari, fatto salvo pulire e ripassare con lubrificante semipermanente le parti in gioco dove necessario (non chiedetemi oltre).
Dopodiché ha sentenziato: un mesetto di riposo/assestamento, suonarlo sempre e comunque, idealmente un'oretta al giorno (ecco su questo sono stato scandaloso), nonostante l'accordatura un po' calante nel registro acuto e nella prima ottava, in modo da fare distribuire uniformemente il lubrificante (ho fatto fondamentalmente scale cromatiche, a ripetizione, ma non tutti i giorni, perché se arrivo alle 9 di sera i vicini mi sparano), dopodiché verrà a ricontrollare la meccanica (che è un milione di volte più reattiva della TP100, sottolineo) e lo accorderà.
Non vedo l'ora!