@ anonimo
Sarò arteriosclerotico, ma devo ripetermi: due tastiere è il minimo sindacale, tre l'optimus
Rispondo a te come tu hai risposto a me e con la stessa tua fermezza affermo: No
L'unico vero limite può essere la meccanica, che in un'unica tastiera non può essere ovviamente adatta a tutte le esigenze.
Allora certamente serve una pesata per i pianoforti, una waterfall per gli organi e una specifica per i synth.
A patto che questi suoni li si usi nel loro modo più appropriato però! Se usi gli hammond da hammondista, quindi con tutte le tecniche relative proprie che solo un hammondista ha, allora certo che serve una meccanica specifica. Se li usi per dei tappeti di organi no. Quindi, in questo caso, abbiamo già tolto la necessità di una waterfall.
Attenzione non la
comodità! La comodità di certo ne risente, ma la
necessità viene meno.
Un discorso simile lo si può fare per gli altri suoni.
Certo che è meglio avere più tastiere ma non è per forza una legge come dici, soprattutto con le molteplici funzioni di morphing che hanno le tastiere come lo stage 2 che conosco. Che ti permettono di cambiare al volo più suoni simultaneamente e contemporaneamente. E ci sono ws molto più avanzate sotto questo aspetto.
Boh nei generi citati non mi sembra si usino più di due suoni alla volta, e mai fai assoli di synth e hammond contemporaneamente, quindi tre ottave per l'assolo di synth, anche quattro se vuoi, e tre ottave per il tappeto di hammond o archi non bastano? Stessa cosa per altri suoni.
L'unico limite è la meccanica, qui sono d'accordo. Ma vedo suonare molto agevolmente i pianoforti elettrici anche sulla mia compact, che sapientemente la nord non ha fatto con una meccanica troppo leggera. Che si adatta bene a molte situazioni. Anche gli acustici. Dipende!!! Dipende da come li usi.
Essere puristi è sicuramente meglio, ma poi devi fare i conti con lo spazio nei locali, in macchina e con l'età che avanza
Il compromesso di avere una sola tastiera a patto che sia performante, è in moltissimi casi accettabile.
Non sentenzio, è solo un mio parere sul quale si può discutere
Però considerando gli autori di cui si parla qui (Jimmy Smith/Brian Auger/Jimmy Mcgriff) lo stage è la tastiera più indicata.
Non mi sembra che questi musicisti suonino più tastiere, anzi! Una ne hanno! E ci hanno fatto l'intera carriera!
Per il prog invece il discorso è più vario, non lo so, bisogna vedere cosa si intende. Prog a volte è un termine troppo generale, a volte improprio
Possono essere veramente necessarie almeno due tastiere come dici, ma anche una sola kronos. Io per prog intendo quello anni '70, c'è però il prog moderno, il prog metal (ebbene sì!
), il prog elettronico in cui non sempre si fa uso di organi e pianoforti. Si usano i
suoni di organi e pianoforti ma è ben diverso dal suonarli da organista o pianista, quindi in questo caso a poco servirebbero pesate e waterfall.