@ michelet
Penso che per programmare bene la sintesi FM e, ancor di più, la FM-X sia necessario avere un approccio molto scientifico ed avere delle (solide) conoscenze pregresse di fisica del suono.
Voglio dire, in un articolo Manny Fernandez tratta dell’emulazione di un timbro pianistico sfruttando solo algoritmi FM-X. Per arrivare a scomporre e assegnare un particolare algoritmo al corpo del suono, un altro algoritmo alla emulazione del rumore del martelletto, una altra sezione alle armoniche prodotte dalle corde con avvolgimenti e non, bisogna avere una preparazione che non si acquisisce velocemente.
Ecco perché la sintesi FM-X non può dare alcun buon risultato se programmata “a casaccio”, perché alla base deve esserci una linea conduttrice.
E purtroppo, nonostante tutta la bibliografia sterminata sull’argomento, ci sono pochi esempi di natura didattica.
Vero , ma secondo me vale soprattutto se con la FM vuoi emulare suoni di strumenti reali (o in generale suoni "esistenti"), mentre per creare sonoritá nuove/inedite credo che anche con la FM ci si possa permettere un minimo di improvvisazione e costruirsi un'esperienza su quella, partendo magari da patch esistenti.
Per il testo, oggettino interessante ma non miracolos, per me, essendo la FM una sintesi digitale e con l'hardware (anche a basso costo) disponibile oggi, alla fine si tratta principalmente di scrivere del buon software ed é lí che si misurerá la bontá dello strumento,