@ zaphod
Leggo adesso il topic.
Non voglio scoraggiarti, anzi spero che il mio pensiero ti sia di stimolo; eviterei qualunque manuale. Il blues non è un genere codificabile, al di là delle 12 misure standard (esistono blues in molte altre forme, però).
Il mio consiglio è uno solo: l’ascolto. Coniugato al play along, cioè metti un disco e suonaci sopra.
Una postilla: esistono tanti sottogeneri del blues, non so se sei legato al blues tradizionale, il roots, Delta o Mississippi, più acustico, più elettrico, o più evoluto come il Chicago Blues. Le evoluzioni più moderne (Robben Ford) hanno altre caratteristiche, forse perché lui è bianco, forse perché è un genere che non è mai morto ma cambia la pelle come i serpenti.
Comunque: ascolta! Riproduci i lick di piano, gli accompagnamenti, le progressioni, la scala blues è una codifica successiva al fenomeno musicale, quindi va presa con le pinze perché può essere un limite, piuttosto che una facilitazione.
Arrivarci dal jazz è contro natura, secondo me. Sono due linguaggi con la stessa radice, ma il jazz viene dopo il blues, storicamente. Mette male suonare un brano di Elmore James dopo che hai suonato un blues di Charlie Parker. Si può fare, ma restano comunque due linguaggi distinti e secondo me una formazione jazzistica non aiuta, nel senso che per suonare blues è tempo perso dedicarsi prima al jazz. My two cents.
Non sono d'accordo..Proprio partendo da quello che hai detto io ho capito che mi serviva sapere altro, cioè conoscenze teoriche e tecniche... da qui l'arrivo al Jazz (che mi ha appassionato di più) partendo proprio dal voler improvvisare sul blues.
Poi è vero, cosa si intende per blues? Io lo associavo al blues-rock ad esempio, l'ho pure confuso col boogie woogie, in realtà è un mondo.
A forza di tentare di suonare con l'andare del tempo le cose che mi stancavano erano:
1) Come fai ad improvvisare senza paura su tutte le tonalità senza... teoria?
2) Come fai ad inventarti intro e outro (per il nostro amico: inizi e i finali) senza sapere cromatismi o cadenze armoniche?
3) Senza qualcuno che te li insegni come li impari i licks solo... ascoltando?
Insomma trovo che nel blues sia davvero difficile formarsi da autodidatti e arrivare a risultati soddisfacenti... poi che sia diverso dal jazz è ovvio ma che avere le conoscenze teoriche del jazz non sia d'aiuto lo trovo strano!