cd1958 ha scritto:
Ma, al solito, si entra nel campo del gusto personale. Che va assolutamente rispettato. Come in tutto, a te piace più A rispetto a B e C, lui non sopporta A ma però impazzisce per C.
Chi decreta che un Boesendorfer è meglio in assoluto di uno Steinway? Chi usa solo Yamaha perché non c'è n'è per nessuno? Ci sono parametri matematici, fisici incontestabili, misurabili che lo comprovano? A chi piace dexibell, come lo ha ascoltato? In che condizioni ambientali (che locale, quali altoparlanti o cuffie, palco, garage ecc) lo ha fatto? Idem per quelli a cui non piace. Ci sono parametri universali per affermare che quel tipo di tastiera è scadente e quell'altra è eccelsa Indiscutibilmente? Peso, velocità e ritorno dei tasti testata con dinamometri?
La differenza tra soggettività e oggettività è un argomento che è già stato affrontato su questo forum, con esiti incerti: c’è chi si batte per la soggettività assoluta, arrogandosi il diritto a qualunque opinione, (anche la più assurda e stupida - non è il tuo caso, beninteso, il mio è solo un esempio). E c’è chi ritiene di scorgere nel caos un insieme di regole basilari, comuni a tutti; si può filosofare anche se si tratti di regole assolute o relative, e pertanto ci si può perdere nell’infinito frattale della discussione epistemologica.
Comunque: tornando ai Dexibell, io ho avuto per una settimana in prova a casa un S9. Me l’hanno dato con la speranza che lo comprassi, peraltro ad un prezzo di un migliaio di euro più basso del corrente di mercato. Io ero curioso. L’ho rigirato come un calzino. Ho ben presente come suonano i pianoforti e gli stage piano, in casa come termine di paragone ho un Kawai mezza coda e un CP1. Mentre avrei potuto sorvolare sui suoni di contorno, ho avuto la peggiore impressione proprio dai suoni pianistici. Valutati con parametri oggettivi, non soggettivi. Non è la marca di piano campionato. È proprio il tipo di campionamento che è sconvolgente. E la sua implementazione sulla tastiera.