mike71 ha scritto:
Naturalmente, a me alle elementari, oltre a Bella Ciao, che sanno tutti, insegnarono anche I ribelli della Montagna, Oltre il Ponte, Pietà l'è morta, Fischia il vento/Katyusha, Tutti gli anni ci portavano il 25 aprile dove c'era stata una strage delle truppe repubblichine e c'era e 'è ancora un muro con i fori delle pallottole. Certo il fatto che venisse il sindaco, ex-partigiano a raccontarci le sue storie e che il parroco avesse aiutato e dato rifugio ai partigiani aveva aiutato a capire la storia.
quando ho fatto le elementari c'era una maestra (non mia, ma nella stessa scuola) che era stata partigiana, e spesso raccontava a tutti il significato della Liberazione, unito alla cronaca delle angherie inflitte dai nazifascisti. Oltre a questo, avevo gli aneddoti dei miei nonni che hanno vissuto l'infanzia e l'adolescenza proprio durante il ventennio.
Oggi queste persone sono scomparse, e ai bambini di oggi arriva solo l'eco di quel periodo buio. Ma con i miei figli non manco l'occasione per tramandare quanto raccontatomi, perchè non si perda mai memoria.
P.s. è giusto, come già stato detto, differenziare e separare la Resistenza dal comunismo. Con un'astuzia storica, la sinistra si è appropriata della figura della Resistenza, cosa secondo me sbagliata. Ci sono stati antifascisti e partigiani di ogni colore politico. Destra non è sinonimo di fascismo, come sinistra non è sinonimo di Resistenza.
P.s. 2: sono d'accordissimo con Cyrano sul fatto che il diritto di voto è un privilegio che andrebbe conquistato, dimostrando di avere le cognizioni socio-culturali per essere in grado di votare.