Buona Festa della Liberazione

anumj 25-04-19 16.53
Buona Liberazione dalla merda fascista.emo
anonimo 25-04-19 19.17
un paese che sta dimenticando la sua storia
anonimo 25-04-19 19.41
@ anumj
Buona Liberazione dalla merda fascista.emo
Purtroppo non ce ne siamo ancora liberati
mike71 25-04-19 19.49
@ anonimo
un paese che sta dimenticando la sua storia
A quelli che sono convinti che il contrario di fascista sia comunista, mi piacerebbe chiedere loro se sanno chi sia Edgardo Sogno e del gruppo partigiano Giustizia e libertà. Nella foto due pericolosi comunisti, uno di essi partigiano italiano, l'altro attore western.

Naturalmente, a me alle elementari, oltre a Bella Ciao, che sanno tutti, insegnarono anche I ribelli della Montagna, Oltre il Ponte, Pietà l'è morta, Fischia il vento/Katyusha, Tutti gli anni ci portavano il 25 aprile dove c'era stata una strage delle truppe repubblichine e c'era e 'è ancora un muro con i fori delle pallottole. Certo il fatto che venisse il sindaco, ex-partigiano a raccontarci le sue storie e che il parroco avesse aiutato e dato rifugio ai partigiani aveva aiutato a capire la storia.


Purtroppo temo che ultimamente si sia persa la coscienza storica di che cosa sia successo nella seconda guerra mondiale e negli eventi precedenti, le persone che hanno vissuto quegli eventi sono sempre di meno e la scuola non è stata più capace a passare alle nove conoscenze le informazioni e la cultura, in generale.





paolo_b3 25-04-19 22.39
Ecco, in effetti la festa della liberazione non è una festa comunista, è una festa antifascista. Perchè la liberazione ha messo i sigilli al fallimento fascista,semmai ce ne fosse stato bisogno. Nel 1946 l'Italia era un cumulo di macerie. Vogliamo far finta che non sia mai successo?
anonimo 26-04-19 08.57
oggi come oggi è solo propaganda politica.
anonimo 26-04-19 10.49
Il problema è di semplice analisi

1) in Italia il 30% circa della popolazione è antropologicamente fascista

2) questo segmento di popolazione è caratterizzato da egoismo, cortezza di vedute, problemi di carattere psicologico che gli fanno desiderare “ordine, disciplina, un leader forte” e contemporaneamente l’attitudine a truffare, trovare “scorciatoie”...insofferenza alle regole democratiche, xenofobia, il desiderio di giustificare il proprio fallimento con un nemico esterno (ebrei, negri, mussulmani)...senso tribale, “tradizione” come paura del cambiamento, individualismo, grettezza

3) a questo zoccolo duro di feccia si rivolgono da sempre quei furbini, da mussolini a berlusconi a salvini, che non mirano ad altro che ad esercitare il potere sciolti da “lacci e lacciuoli”

4) la soluzione? Chi non da prova provata di aver accettato profondamente la cultura e le regole liberali, va privato del diritto di voto
zaphod 26-04-19 12.20
mike71 ha scritto:
Naturalmente, a me alle elementari, oltre a Bella Ciao, che sanno tutti, insegnarono anche I ribelli della Montagna, Oltre il Ponte, Pietà l'è morta, Fischia il vento/Katyusha, Tutti gli anni ci portavano il 25 aprile dove c'era stata una strage delle truppe repubblichine e c'era e 'è ancora un muro con i fori delle pallottole. Certo il fatto che venisse il sindaco, ex-partigiano a raccontarci le sue storie e che il parroco avesse aiutato e dato rifugio ai partigiani aveva aiutato a capire la storia.

quando ho fatto le elementari c'era una maestra (non mia, ma nella stessa scuola) che era stata partigiana, e spesso raccontava a tutti il significato della Liberazione, unito alla cronaca delle angherie inflitte dai nazifascisti. Oltre a questo, avevo gli aneddoti dei miei nonni che hanno vissuto l'infanzia e l'adolescenza proprio durante il ventennio.
Oggi queste persone sono scomparse, e ai bambini di oggi arriva solo l'eco di quel periodo buio. Ma con i miei figli non manco l'occasione per tramandare quanto raccontatomi, perchè non si perda mai memoria.

P.s. è giusto, come già stato detto, differenziare e separare la Resistenza dal comunismo. Con un'astuzia storica, la sinistra si è appropriata della figura della Resistenza, cosa secondo me sbagliata. Ci sono stati antifascisti e partigiani di ogni colore politico. Destra non è sinonimo di fascismo, come sinistra non è sinonimo di Resistenza.

P.s. 2: sono d'accordissimo con Cyrano sul fatto che il diritto di voto è un privilegio che andrebbe conquistato, dimostrando di avere le cognizioni socio-culturali per essere in grado di votare.
anonimo 26-04-19 12.34
zaphod ha scritto:
Con un'astuzia storica, la sinistra si è appropriata della figura della Resistenza, cosa secondo me sbagliata. Ci sono stati antifascisti e partigiani di ogni colore politico. Destra non è sinonimo di fascismo, come sinistra non è sinonimo di Resistenza.


bella citazione
paolo_b3 26-04-19 12.44
Consideriamo che dal 1945 a circa il 1985 in Italia c'è stata una guerra civile. Se ignoriamo questo aspetto alcune cose potrebbero risultare dure da comprendere.
anonimo 26-04-19 13.06
la penso anch'io a questo modo, non so voi:
paolo_b3 26-04-19 13.49
@ anonimo
la penso anch'io a questo modo, non so voi:
A parte l'OT, a parte il "prete spretato" del filmato, quale sarebbe la politica di Salvini per inserire nel mondo del lavoro italiano gli stranieri?
Secondo te di manodopera per determinati lavori ne abbiamo bisogno o non è così?
Perchè Matteo non manda i suoi agenti a fare un bel giro nelle campagne del mezzogiorno ed interviene su quelli che fanno lavorare gli stranieri fuori regola e con paghe da fame?
anonimo 26-04-19 15.26
paolo_b3 ha scritto:
Secondo te di manodopera per determinati lavori ne abbiamo bisogno o non è così?


ragionando da informatico dico che oramai per certi lavori ci sono le macchine, le persone non servono più. La Spagna, che investe molto in queste nuove tecnologie, ci sta invadendo da tempo coi suoi prodotti, prodotti che io ritengo di qualità molto più scadente della nostra ma costano meno e quindi i supermercati ci riempiono di schifezze.
mike71 26-04-19 16.32
@ paolo_b3
Consideriamo che dal 1945 a circa il 1985 in Italia c'è stata una guerra civile. Se ignoriamo questo aspetto alcune cose potrebbero risultare dure da comprendere.
FTFY
Consideriamo che dal 1943 a circa il 1945 in Italia c'è stata una guerra civile. Se ignoriamo questo aspetto alcune cose potrebbero risultare dure da comprendere.

Seriamente, io negli anni '70 mi ricordo che esistevano dei problemi di terrorismo, con persone che andavano in giro a sparare a personi inermi od a mettere bombe su treni ed in piazze e stazioni, me era per fortuna un fenomeno relativo. La Guerra Fredda era una cosa che colpiva tutta l'Europa, e secondo me a noi italiani andava ancora di lusso.
mike71 26-04-19 16.45
mark_c ha scritto:
ragionando da informatico dico che oramai per certi lavori ci sono le macchine, le persone non servono più. La Spagna, che investe molto in queste nuove tecnologie, ci sta invadendo da tempo coi suoi prodotti, prodotti che io ritengo di qualità molto più scadente della nostra ma costano meno e quindi i supermercati ci riempiono di schifezze.


Faccio un altro salto di OT (che dimostra come certi politici siano bravissimi a distogliere quali siano i problemi italici verso dei problemi decisamente secondari)
In Italia esiste rispetto agli altri paesi un problema di produttività e di reddito nazionale disponibile.
IQuesto è causato da una mancanza di infrastrutture ormai cronica, che unito ad una complessità burocratica ed al non funzionamento della giustizia civile ha provocato un rallentamento dell'economia. Se continua in questo modo il manifatturiero francese ci supererà presto. Se i giovani non trovano lavoro in Italia e quelli più brillanti se ne vanno e nessuno si domanda il perché e anche quelli che arrivano con i barconi cercano di andare in altri paesi forse sarebbe utile cercare di capire come mai chi ha voglia di lavorare cerca di scappare, e qui rimangono spesso solo le "lingere".
anonimo 26-04-19 17.10
@ mike71
mark_c ha scritto:
ragionando da informatico dico che oramai per certi lavori ci sono le macchine, le persone non servono più. La Spagna, che investe molto in queste nuove tecnologie, ci sta invadendo da tempo coi suoi prodotti, prodotti che io ritengo di qualità molto più scadente della nostra ma costano meno e quindi i supermercati ci riempiono di schifezze.


Faccio un altro salto di OT (che dimostra come certi politici siano bravissimi a distogliere quali siano i problemi italici verso dei problemi decisamente secondari)
In Italia esiste rispetto agli altri paesi un problema di produttività e di reddito nazionale disponibile.
IQuesto è causato da una mancanza di infrastrutture ormai cronica, che unito ad una complessità burocratica ed al non funzionamento della giustizia civile ha provocato un rallentamento dell'economia. Se continua in questo modo il manifatturiero francese ci supererà presto. Se i giovani non trovano lavoro in Italia e quelli più brillanti se ne vanno e nessuno si domanda il perché e anche quelli che arrivano con i barconi cercano di andare in altri paesi forse sarebbe utile cercare di capire come mai chi ha voglia di lavorare cerca di scappare, e qui rimangono spesso solo le "lingere".
sono convinto anch'io che se al sud iniziano ad investire in tecnologia, certa manovalanza straniera a basso costo qui non attecchisce e ci arriverebbero solo persone preparate e con la voglia di lavorare.

Dalle mie parti ci sono aziende che lavorano i telai della ferrari e ci sono numerosi africani che ci lavorano, ma sono teste di tutt'altro livello.
paolo_b3 26-04-19 17.20
@ mike71
FTFY
Consideriamo che dal 1943 a circa il 1945 in Italia c'è stata una guerra civile. Se ignoriamo questo aspetto alcune cose potrebbero risultare dure da comprendere.

Seriamente, io negli anni '70 mi ricordo che esistevano dei problemi di terrorismo, con persone che andavano in giro a sparare a personi inermi od a mettere bombe su treni ed in piazze e stazioni, me era per fortuna un fenomeno relativo. La Guerra Fredda era una cosa che colpiva tutta l'Europa, e secondo me a noi italiani andava ancora di lusso.
Quanto ho affermato purtroppo è corretto, Mike.

Alla fine della seconda guerra mondiale le armi non sono state definitivamente deposte. Per quanto è successo durante il ventennio fascista, nel corso della guerra ed in particolare nel suo epilogo, l'Italia è uscita dalla guerra profondamente divisa.
Nei successivi 40 anni i "comunisti" ed i "fascisti" si sono affrontati senza esclusione di colpi ed i morti sono stati parecchi.

La "guerra fredda", le Brigate Rosse, le stragi di Milano, Brescia, Bologna, Gladio, Aldo Moro, Francesco Cossiga alias il "picconatore", sono tutti fenomeni che naturalmente non possono essere avulsi dal contesto a cui mi riferisco, ma sono due fatti diversi.

Ecco, magari il 25 aprile potrebbe essere un occasione per riflettere sul percorso "zoppo" della nostra democrazia.
mike71 26-04-19 17.47
Quello che volevo dire è che non solo in Italia, ma in tutta Europa la seconda guerra mondiale è finita, ma una volta sconfitto il nazifscismo una nuova guerra, la guerra fredda è scoppiata subito dopo.
Il nemico non era più Hitler, ma Stalin. Ma questa per fortuna è un'altra storia: prima si era fasdcisti contro "arco costituzionale" poi era Stati Uniti (repubblicani e/o democratici) contro Unione Sovietica (comunisti).

L'Italia era un posto di confine e di cuscinetto, con alcune cose interessanti. A Torino abbiamo Corso Stati Uniti e corso Unione Sovietica. Per i non torinesi ponte Mosca e relativa stazione dismessa non c'entrano nulla con il posto dove si trova il Cremlino) a dimostrare la particolarità e la doppia natura dell'Italia.
Come molte cose si tratta di un discorso piuttosto complicato, che è impossibile riassumere in un tweet od un post dove si mangia la pastasciutta.
Ma leggersi anche solo Espresso e Panorama è più faticoso che postare un selfie...
paolo_b3 26-04-19 18.11
mike71 ha scritto:
Come molte cose si tratta di un discorso piuttosto complicato, che è impossibile riassumere in un tweet od un post dove si mangia la pastasciutta.

Senza dubbio.

Ti faccio solo notare una cosa: la proporzione Comunista sta a Mosca come Fascista sta a Washington è sbagliata. Ci deve essere dell'altro emo
paolo_b3 26-04-19 18.22
@ mike71
mark_c ha scritto:
ragionando da informatico dico che oramai per certi lavori ci sono le macchine, le persone non servono più. La Spagna, che investe molto in queste nuove tecnologie, ci sta invadendo da tempo coi suoi prodotti, prodotti che io ritengo di qualità molto più scadente della nostra ma costano meno e quindi i supermercati ci riempiono di schifezze.


Faccio un altro salto di OT (che dimostra come certi politici siano bravissimi a distogliere quali siano i problemi italici verso dei problemi decisamente secondari)
In Italia esiste rispetto agli altri paesi un problema di produttività e di reddito nazionale disponibile.
IQuesto è causato da una mancanza di infrastrutture ormai cronica, che unito ad una complessità burocratica ed al non funzionamento della giustizia civile ha provocato un rallentamento dell'economia. Se continua in questo modo il manifatturiero francese ci supererà presto. Se i giovani non trovano lavoro in Italia e quelli più brillanti se ne vanno e nessuno si domanda il perché e anche quelli che arrivano con i barconi cercano di andare in altri paesi forse sarebbe utile cercare di capire come mai chi ha voglia di lavorare cerca di scappare, e qui rimangono spesso solo le "lingere".
Oggi me la sono presa con te emo

I "problemi Italici" sono un po' come la faccenda dell'energia e dell'inquinamento, ognuno dice la sua e tutti hanno ragione. Adesso c'è questa questione della "fuga dei cervelli", poi però pare che l'Italia importi più laureati di quanti non ne esporta. Chi ha ragione?
Anche queste benedette "riforme": a dir poco sono 20 anni che tutti gli schieramenti politici le mettono in prima pagina sui loro programmi elettorali, possibile che non si sia ancora riusciti a farne una?
Ho come l'impressione che l'italiano si lamenta si lamenta, ma poi non è preparato al cambiamento.
E' il vecchio concetto di Indro Montanelli "turiamoci il naso"

Edit: chiedo scusa, siamo riusciti a riformare le pensioni e lo statuto dei lavoratori.