@ maverplatz
So che molti di voi non saranno d'accordo e, forse, beccherò anche degli insulti
, ma non importa...
Stendendo un velo pietoso sugli attacchi (vergognosi nella forma) a Greta da una parte della stampa, non sopporto però nemmeno che questa ragazza sedicenne si erga a salvatrice dell'umanità e sia accolta come messia dai parlamenti e dalle autorità politiche e religiose.
Penso invece (qui lancio una provocazione), che chi crede ciecamente al fatto e/o afferma che il riscaldamento globale sia totalmente dovuto all'operato dell'uomo sia ingenuo od in malafede.
Ammettiamo anche (come mera ipotesi) che quello che Greta afferma sia tutto vero, cosa potremmo fare di realmente significativo per la riduzione di anidride carbonica: niente più aerei, elettricità, acqua calda? Forse basterebbe evitare di distruggere i boschi.
Occorre inoltre distinguere quelle che possono essere le possibili cause del riscaldamento globale (es. anidride carbonica) dall'inquinamento delle città (es. polveri sottili).
mike71 ha scritto:
Una domanda sorge spontanea: perché certe persone, io ci aggiungerei Maria Giovanna Maglie, Giuliano Ferrara vogliono attaccare a tutti i costi questa ragazza? Cosa è che gli dà fastidio?
Ipotizzo (senza giustificarne gli attacchi): forse per quello che c'è dietro? I libri e la raccolta di fondi da parte di persone a lei vicine? Quanto si può guadagnare raccontando come si salva il mondo?
mike71 ha scritto:
Il cambiamento climatico e l'aumento medio di temperatura è un fatto ed un problema
È un fatto, ma è davvero anche un problema?
Il clima è cambiato? Sì che è cambiato, ma cambia da sempre. Si è a conoscenza di un periodo relativamente mite, all'inizio del basso medioevo, dove la Groenlandia (per lo più ora ricoperta da ghiacci) era appunto stata battezzata "terra verde" (Grønland), seguito poi da un periodo molto più freddo (dal 1350 al 1850).
I giornali del passato sono pieni di notizie con previsioni catastrofiste sul futuro; a proposito, secondo una del 1998, l'anno scorso sarebbero dovute scomparire le Maldive...
mike71 ha scritto:
Capisco che in Italia la tecnologia per le centrali nucleari e per i pannelli solari non sia molto sviluppata,
Che ci crediate o no, l'italia negli anni '60 era uno dei paesi più avanzati al mondo nell'utilizzo dell'energia nucleare per scopi civili, poi col referendum del 1987 è stato fermato tutto.
I grossi problemi, da noi, sono il territorio altamente sismico con molte aree densamente abitate e la gestione/smaltimento delle scorie.
Per quanto riguarda il fotovoltaico, grazie al calo dei costi dei pannelli, solo negli ultimi anni le potenze in gioco sono confrontabili con, ad esempio, quella di una piccola centrale termonucleare come quella di Krško (Slovenia) di c. 700 MW. Il "parco" fotovoltaico di Lauingen in Germania eroga sui 25 MW; occorre cercare negli Stati Uniti od in Cina per trovare centrali con potenze nell'ordine di centinaia di MW.
Intanto credo che il senso del post fosse fare una critica a Libero, partendo dal modo e soprattutto dai termini utilizzati per raccontare una notizia che riguarda una ragazzina. Che poi la causa che ha sposato sia giusta o sbagliata è un altro paio di maniche.
Perchè di colpo mettono le luci della ribalta su una ragazzina? Come fa una ragazzina a poter creare un tam tam mediatico in grado di scomodare milioni di persone in tutto il mondo per una manifestazione?
Non lo so, ma per ragionamento logico deduttivo immagino che avrà avuto degli sponsors. E quando si parla di ambiente ed ecologia si parla di energia e quindi di tanti soldi, ma tanti tanti. Molti più di quelli che circolano nel calcio professionistico, stai sicuro.
Per interessi economici di questo genere può precipitare un velivolo, può essere ucciso un poeta, si può invadere una nazione a costo di un eccidio di massa.
Una cosa è certa, non abbiamo deciso noi di fermare il nucleare in Italia, se è stato permesso di fare un referendum a distanza di un anno dal disastro di Chernobyl, significa che qualcuno ha avuto interesse a fermarlo. Qualcuno che conta.
Sennò andava a finire come con il ministero dell'agricoltura che ogni tanto con un referendum lo aboliamo e poi ce lo rimettono con un altro nome.
Torno alla vicenda, il fatto ha ovviamente una certa rilevanza internazionale, quindi gruppi di potere non del tutto ininfluenti come chi detiene la testata in oggetto prendono posizione.
Certo, hanno i loro metodi, ma in fondo non le hanno fatto bere un tè al polonio...