Dai un'occhiata
qui e
qui.
Mi sto documentando un po' a spizzichi e bocconi. Da quel che ho capito sulla carta lo scopo può anche essere nobile, ovvero cercare di intaccare il monopolio e le pratiche commerciali scorrette di Facebook, Google & Co. Ma è un'arma a doppio taglio in quanto questa normativa è ad ampia interpretazione, e può essere usata anche a scopo di censura. E data la poca trasparenza dei nostri governi, c'è poco da star tranquilli su questo.
D'altronde se il padre fondatore del WWW (quindi non proprio l'ultimo pirla), Tim Berners-Lee, è estremamente critico nei confronti di questa normativa, ci sono delle ottime probabilità che le sue preoccupazioni siano più che fondate.
Io dico solo che, o la si guarda da una parte o dall'altra, la piega che sta prendendo Internet non mi piace per niente. Un po' perché grazie a
vere e proprie fabbriche di bufale, complottisti ed analfabeti funzionali vari è diventato un immondezzaio in cui è sempre più difficile estrapolare le informazioni corrette (e se in futuro ci saranno delle leggi liberticide a riguardo di ciò che si può pubblicare su Internet,
una buona parte della colpa sarà loro), un po' per la pervasività che sta avendo sulle nostre vite (troppa), Internet non sta più diventando quel mezzo libero di informazione e diffusione di cultura che aveva appunto ipotizzato Tim Berners-Lee, ma un mezzo di disinformazione, controllo dell'opinione pubblica e "terra di nessuno" dove fare cinico business (vedi i social network che si appropriano letteralmente di tutti i dettagli della nostra vita privata). Insomma un enorme guazzabuglio.
Poi per carità, Internet ha anche tanti aspetti positivi, il problema è che sono sempre più nascosti e mascherati dalla grande quantità di fuffa che ci gira. Bisogna fare molta attenzione, sia a quello che ne si cava fuori in quanto ad informazioni, sia a tutto ciò che si carica e condivide.