Riforma del Copyright (Articolo 13) APPROVATA

TheHopeIHave 28-03-19 00.29
È stata approvata il 26 marzo la riforma riguardante il copyright.

Ammetto di non aver dato peso e soprattutto, il giusto peso, alla cosa fino a un'ora fa quando, per caso, mi sono imbattuto in un post su instagram e da lì sono stato assorbito da tutto quel su cui non ho voluto ragionare fino ad oggi circa questa faccenda.
Mi sto documentando e ho sentito la necessità di trovare un luogo dove poter ascoltare la voce di altre persone a proposito.
E questa ansia o bisogno scaturisce da un pensiero che mi si è stampato in testa, ossia: perché ho l'impressione che tutto questo stia passando in sordina ? Dove sono tutti, chi è curioso o preoccupato, quanti non ne sanno nulla?

Non ho ancora una vera idea a riguardo e sul forum l'unico thread che ho trovato non riesco ad aprirlo.
Mi piacerebbe poter leggere il vero, integrale , testo dell'articolo ma sto faticando a trovarlo.
Persino sul sito dell'UE non trovo notizie, probabilmente perché sto cercando male emo

Insomma, ne parliamo un po' (o un altro po' dato che esisteva un altro thread a riguardo, sebbene ora la situazione sia diversa) ?
mima85 28-03-19 10.11
Dai un'occhiata qui e qui.

Mi sto documentando un po' a spizzichi e bocconi. Da quel che ho capito sulla carta lo scopo può anche essere nobile, ovvero cercare di intaccare il monopolio e le pratiche commerciali scorrette di Facebook, Google & Co. Ma è un'arma a doppio taglio in quanto questa normativa è ad ampia interpretazione, e può essere usata anche a scopo di censura. E data la poca trasparenza dei nostri governi, c'è poco da star tranquilli su questo.

D'altronde se il padre fondatore del WWW (quindi non proprio l'ultimo pirla), Tim Berners-Lee, è estremamente critico nei confronti di questa normativa, ci sono delle ottime probabilità che le sue preoccupazioni siano più che fondate.

Io dico solo che, o la si guarda da una parte o dall'altra, la piega che sta prendendo Internet non mi piace per niente. Un po' perché grazie a vere e proprie fabbriche di bufale, complottisti ed analfabeti funzionali vari è diventato un immondezzaio in cui è sempre più difficile estrapolare le informazioni corrette (e se in futuro ci saranno delle leggi liberticide a riguardo di ciò che si può pubblicare su Internet, una buona parte della colpa sarà loro), un po' per la pervasività che sta avendo sulle nostre vite (troppa), Internet non sta più diventando quel mezzo libero di informazione e diffusione di cultura che aveva appunto ipotizzato Tim Berners-Lee, ma un mezzo di disinformazione, controllo dell'opinione pubblica e "terra di nessuno" dove fare cinico business (vedi i social network che si appropriano letteralmente di tutti i dettagli della nostra vita privata). Insomma un enorme guazzabuglio.

Poi per carità, Internet ha anche tanti aspetti positivi, il problema è che sono sempre più nascosti e mascherati dalla grande quantità di fuffa che ci gira. Bisogna fare molta attenzione, sia a quello che ne si cava fuori in quanto ad informazioni, sia a tutto ciò che si carica e condivide.
cecchino 28-03-19 15.35
@ mima85
Dai un'occhiata qui e qui.

Mi sto documentando un po' a spizzichi e bocconi. Da quel che ho capito sulla carta lo scopo può anche essere nobile, ovvero cercare di intaccare il monopolio e le pratiche commerciali scorrette di Facebook, Google & Co. Ma è un'arma a doppio taglio in quanto questa normativa è ad ampia interpretazione, e può essere usata anche a scopo di censura. E data la poca trasparenza dei nostri governi, c'è poco da star tranquilli su questo.

D'altronde se il padre fondatore del WWW (quindi non proprio l'ultimo pirla), Tim Berners-Lee, è estremamente critico nei confronti di questa normativa, ci sono delle ottime probabilità che le sue preoccupazioni siano più che fondate.

Io dico solo che, o la si guarda da una parte o dall'altra, la piega che sta prendendo Internet non mi piace per niente. Un po' perché grazie a vere e proprie fabbriche di bufale, complottisti ed analfabeti funzionali vari è diventato un immondezzaio in cui è sempre più difficile estrapolare le informazioni corrette (e se in futuro ci saranno delle leggi liberticide a riguardo di ciò che si può pubblicare su Internet, una buona parte della colpa sarà loro), un po' per la pervasività che sta avendo sulle nostre vite (troppa), Internet non sta più diventando quel mezzo libero di informazione e diffusione di cultura che aveva appunto ipotizzato Tim Berners-Lee, ma un mezzo di disinformazione, controllo dell'opinione pubblica e "terra di nessuno" dove fare cinico business (vedi i social network che si appropriano letteralmente di tutti i dettagli della nostra vita privata). Insomma un enorme guazzabuglio.

Poi per carità, Internet ha anche tanti aspetti positivi, il problema è che sono sempre più nascosti e mascherati dalla grande quantità di fuffa che ci gira. Bisogna fare molta attenzione, sia a quello che ne si cava fuori in quanto ad informazioni, sia a tutto ciò che si carica e condivide.
Amen
mike71 28-03-19 16.26
Io sono telematico dagli anni '80, prima sulle BBS, poi i primi internet provider su commutata, poi spazzati via da quelli delle telco, poi ADSL ed adesso FTTH.
All'inizio c'erano tanti protocolli sul TCP/IP, NNTP, gopher, IRC, SMTP, finger, FTP, telnet, ssh, talk,... esistevano varie applicazioni specializzate con i vari protocolli che venivao usati per fare cose diverse.
Successivamente HTTP ed il web iniziarono a fare laparte del leone e tutto finì su HTTP, con un utilzzo molto creativo di javascript alla fine si è iniziato ad usare http per fare altre cose, che si sarebbero potuta fare meglio con altri software, su questa situazione poi con l'arrivo degli smartphone e di alcuni siti popolari tutto il traffico si è creato lì, sugli smartphone poi si usano applicazioni specializzate chiudendo il cerchio ma molto male.

La grossa differenza è che a mettere su un majordomo per una mailing list od un INN per i newsgroup non ci pensa più nessuno, e neanche avere un CMS distribuito per un blog o un forum nemmeno, la maggior parte delle persone usa un accrocchio che ha ben poco che a vedere non dico con la rete del 1995 o 1999 ma con quella del 2009.

Purtroppo internet di una volta è morta e sepolta, sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista sociale e commerciale.

La nuova normativa va a cercare di colpire i grandi player che negli USA sono stati liberi di ingigantirsi a dismisura, diventando un problema per altre aziende, anche aziende europee.
paolo_b3 28-03-19 19.12
mike71 ha scritto:
La nuova normativa va a cercare di colpire i grandi player che negli USA sono stati liberi di ingigantirsi a dismisura, diventando un problema per altre aziende, anche aziende europee.


Questo fenomeno non è sottovalutato dagli economisti, ma ho come la sensazione che pochi di loro siano in grado di prevedere gli effetti nel medio - lungo periodo.
anonimo 01-04-19 07.10
chiedersi chi ci guadagna