@ maxpiano69
ruggero ha scritto:
sempre un VST è il contatto fisico: hai una tastiera con dei controlli reali su cui smanettare! Un VST non te lo restituirà mai questo feeling!
La differenza è di approccio, ma una buona master ricca di knob, fader, pulsanti e ben mappata (es una Arturia Keylab) ti da gli stessi se non maggiori “controlli reali su cui smanettare” e te li puoi configurare su misura.
io non sono un amante di VST ma ormai ci sono svariate workstation che, avendo la memoria espandibile, possono importare campioni di piano e suoni in generale, ieri sera abbiamo provato due brani uno storico Tutti i Frutti di Little Richard molto Rock&Roll e uno di Amy Winehouse molto blues/jazz, ho la stessa Roland FA-08 dal 2016 è nonostante non sia un modello uscito di recente posso dire che mi sono divertito a suonarla ieri sera, non mi era mai successo con nessuna altra tastiera che ho posseduto di fare cose cosi pazze con improvvisazioni varie quella tastiera è una roccia, i tasti poveretti li ho pestati per bene, posso dire che non sento la mancanza di nessun VST, ma ovviamente dipende da te e da cosa ci devi fare, la resa di quella workstation come delle varie Motif e Modx che hai nominato in quei contesti live è fenomenale anche perchè il tutto è amalgamato a suoni di chitarre distorte e batteria, devi specificare tu il tipo di utilizzo che ne vuoi fare! Magari per incidere un disco non sono il massimo (anche se è soggettivo) ma per un live sono veramente versatili a 360 gradi, la mia però è una 88 tasti pesati, la 76 tasti già ha una keybed differente e la 61 ancora differente!