@ filigroove
Ora io non voglio fare il profeta o il guru di 'sto caxxo, ma parlo per esperienza diretta: ascolta, ti capisco, è perché non suoni che ti viene la fregola, siamo tutti umani. Dai retta a me, non comprare nulla, usa al massimo lo Stage 2 (che è una bomba), porta solo quella dal vivo, limita l'uso degli split (che trovo veramente antimusicali) e sfrutta il fatto che comunque tra panel A e B dello stesso program non c'è stacco. Limita anche il numero di program per ogni brano, (io ne usavo 1 per brano!), non ti far risucchiare dal vortice "ma qui nel disco c'è quest'altro suono, poi entra quello...", stronzate, si diventa pigiatasti senz'anima così. Se usi entrambe le mani e tutto il cervello su un suono alla volta la tua (e di tutta la banda) performance ne gioverà, sarai molto più rilassato, concentrato e soddisfatto. Prova.
Ahimè.....il tuo consiglio l'ho già attuato in passato. Ho suonato solo con lo stage 2ex (e di certo si può fare).
Usavo i cambi di slot. Limitavo gli split (suonare un solo veloce sulla parte estrema di una 88 è deprimente). Non rincorrevo tutti i suoni&suonini del disco.
La verità che nella mia band mi si chiede troppo. Mi piacerebbe da morire fare solo piano-organo-pad, ma la realtà che spesso faccio io la sezione di fiati e spesso i solo di sassofono (quando non c'è il sassofonista) e di chitarra (quando il chitarrista suona l'acustica).
E non credo di essere il solo a sobbarcarsi tutto questo.
Le cose che più mi innervosivano erano gli split e l'ansia di sbagliare a pigiare a volo slotA-B o qualsiasi altra soluzione del genere.
Il discorso di split "rivisti" e della possibilità di usare il pedale senza stacchi di suono potrebbe cambiare le cose.
Mi spaventa solo aggiungere altri due pedali dopo rotary sustain e control. Ho solo due piedi.
Ma nessuno usa questo sistema? Comincio a temere che non sia comodissimo.