Il nirvana del tastierista

paolo_b3 27-01-19 22.29
Owner of a lonely heart

Un brano apparentemente senza troppe pretese, quando ero giovane l'ho ascoltato molte volte, forse anche ballato. Mi è ricapitato ieri, ascoltando "that's all" dell'altra discussione. Butta sul piatto delle trovate non da poco, come l'uso delle strappate. Se consideriamo che ha 35 anni suonati, beh li porta bene
SimonKeyb 27-01-19 22.37
uno dei pochi tentativi riusciti di "riciclo pop" delle band progressive anni 60/70.
è stato un bel pezzo radiofonico, con un arrangiamento morbido e il caratteristico riff di chitarra emo
paolo_b3 27-01-19 22.42
@ SimonKeyb
uno dei pochi tentativi riusciti di "riciclo pop" delle band progressive anni 60/70.
è stato un bel pezzo radiofonico, con un arrangiamento morbido e il caratteristico riff di chitarra emo
Commento azzeccatissimo, ma volevo volare più basso... emo
giosanta 27-01-19 22.42
SimonKeyb ha scritto:
uno dei pochi tentativi riusciti di "riciclo pop" delle band progressive anni 60/70.

Concordo nello stretto specifico. Globalmente una fenomenologia di una tristezza devastante: "teniamo famiglia"...
lucabbrasi 27-01-19 22.45
...mah, che gli Yes avessero bisogno di pecunia in quel periodo...mah, mi sembra improbabile. Io dico invece che seppero riciclarsi bene, circondandosi di un ottimo produttore come Horn (già presente in Does it really happen?, quello fu una bella svolta). Il brano è arrangiato alla grande, sempre IMHO, con un uso "intelligente" dei brass-hits.
SimonKeyb 27-01-19 22.53
giosanta ha scritto:
Concordo nello stretto specifico. Globalmente una fenomenologia di una tristezza devastante: "teniamo famiglia"...

figurati, era gente che è stata sulla cresta dell'onda per anni, ma che ad un certo punto si son ritrovati con il loro filone artistico già al termine... debiti da pagare, ex mogli da mantenere emo

Mi ricordo Emerson che raccontava non so dove, che al divorzio dalla sua prima moglie verso fine anni 80 mi pare, si traferì in California e fu costretto a vendere gran parte del suo parco strumenti, compreso il mitico Electone GX1 con cui fece Love Beach e Works (fanfare for the common man)... se lo acchiappò Hans Zimmer, tra l'altro.
orange1978 28-01-19 02.44
beh un gran momento per gli yes, forse uno dei loro album piu belli...il loro passaggio dal prog a un pop raffinato, bellissimo disco.

c era di nuovo selvidge (tony kaye) alle tastiere, che mi piaceva molto come musicista...piu che altro si era ridotto male jon anderson, nel 1970 era un figo pazzesco,qui solo dieci anni dopo sembra ne siano passati trenta, poraccio.

in quel periodo andava di moda il fairlight cmi,tutti lo volevano usare e le parti di tastiera sono tutt altro che semplici, ma non ce nulla da fare bisogna essere molto esperti per capirlo, sentite cosi da eseguire sembrano facili, ma concepirle con quel gusto e quel tiro é tutt altro che facile, é molto piu semplice fraseggiare alla cazzo come quel pelato di jordan rudess fa regolarmente, che fare quattro note di brass o di synth brass nel punto giusto al momento giusto che ti fanno volare il pezzo.
lucabbrasi 28-01-19 08.06
@ orange1978
beh un gran momento per gli yes, forse uno dei loro album piu belli...il loro passaggio dal prog a un pop raffinato, bellissimo disco.

c era di nuovo selvidge (tony kaye) alle tastiere, che mi piaceva molto come musicista...piu che altro si era ridotto male jon anderson, nel 1970 era un figo pazzesco,qui solo dieci anni dopo sembra ne siano passati trenta, poraccio.

in quel periodo andava di moda il fairlight cmi,tutti lo volevano usare e le parti di tastiera sono tutt altro che semplici, ma non ce nulla da fare bisogna essere molto esperti per capirlo, sentite cosi da eseguire sembrano facili, ma concepirle con quel gusto e quel tiro é tutt altro che facile, é molto piu semplice fraseggiare alla cazzo come quel pelato di jordan rudess fa regolarmente, che fare quattro note di brass o di synth brass nel punto giusto al momento giusto che ti fanno volare il pezzo.
hai in pratica espresso ancor meglio il concetto stringato scritto da me. Considerate che 'sta gente veniva da modalità di composizione "ampollose", e si son dovuti "arrendere" agli hits! qui la mano saggia di un produttore illuminato si sente tutta...
paolo_b3 28-01-19 08.12
La cosa che mi colpisce dell'arrangiamento delle parti di tastiera è che non si limita ad una soluzione e la ripete, ma varia continuamente. strappate, pads, pianoforte, lead, un po' di tutto insomma. E con suoni incredibilmente vividi che tuttavia non tolgono spazio agli altri strumenti.
benjomy 28-01-19 09.08
@ orange1978
beh un gran momento per gli yes, forse uno dei loro album piu belli...il loro passaggio dal prog a un pop raffinato, bellissimo disco.

c era di nuovo selvidge (tony kaye) alle tastiere, che mi piaceva molto come musicista...piu che altro si era ridotto male jon anderson, nel 1970 era un figo pazzesco,qui solo dieci anni dopo sembra ne siano passati trenta, poraccio.

in quel periodo andava di moda il fairlight cmi,tutti lo volevano usare e le parti di tastiera sono tutt altro che semplici, ma non ce nulla da fare bisogna essere molto esperti per capirlo, sentite cosi da eseguire sembrano facili, ma concepirle con quel gusto e quel tiro é tutt altro che facile, é molto piu semplice fraseggiare alla cazzo come quel pelato di jordan rudess fa regolarmente, che fare quattro note di brass o di synth brass nel punto giusto al momento giusto che ti fanno volare il pezzo.
Stavolta ti do ragione! Soprattutto sil
Pelatoemo
Osuna1 28-01-19 11.42
Concordo. Gran bel brano ma bello anche tutto il disco. Anche io lo ascoltato molto e lo apprezzo anche oggi.
orange1978 28-01-19 11.57
@ benjomy
Stavolta ti do ragione! Soprattutto sil
Pelatoemo
il pelato é davvero il cancro della musica, madonna....ogni volta che lo vedo cambio video, é di una noia assurda.

ma un tempo nei primi dischi dei liquid tension e in metropolis part 2 non era cosi, poi si é montato la testa talmente tanto che gli sono pure caduti i capelli.

ci sono tastieristi virtuosi come wakeman che gia anche loro spesso sono boriosi, invadenti...ma non come rudess, sia keith emerson che wakeman sapevano stare un po piu al posto loro pur rimanendo virtuosi, mentre rudess oramai ha perso il controllo di se stesso se non fa un arpeggio e una scala ogni cinque secondi non vive.
Charlie78 28-01-19 21.28
@ paolo_b3
Owner of a lonely heart

Un brano apparentemente senza troppe pretese, quando ero giovane l'ho ascoltato molte volte, forse anche ballato. Mi è ricapitato ieri, ascoltando "that's all" dell'altra discussione. Butta sul piatto delle trovate non da poco, come l'uso delle strappate. Se consideriamo che ha 35 anni suonati, beh li porta bene
gran bel brano, uno di quei classici senza tempo....certo però il video non si può guardare!!!! emoemo
orange1978 28-01-19 21.41
@ Charlie78
gran bel brano, uno di quei classici senza tempo....certo però il video non si può guardare!!!! emoemo
ma non é il video ufficiale quello....

owner of a lonely heart (official video)

....che tra le altre cose noterete che appare Eddie Jobson il tastierista degli UK, Curved Air e anche Roxy Music, che fu chiamato a suonare con gli yes perche Kaye abbandonó la band durante le registrazioni di 90125 per via di un esaurimento nervoso, costringendo Trevor Rabin mi pare a suonare anche alcune parti di tastiera, fu poi chiamato Jobson a suonare negli Yes per il tour che sarebbe seguito, e quindi fu messo nel videoclip, perche oramai ufficialmente era il nuovo tastierista degli yes, anche se in quel disco non suonó nemmeno una nota.

....ma poi colpo di scena, Kaye disse di voler tornare nella band, ripreso e pimpante e suonó lui in tutto il tour che segui il disco (di grandissimo successo), ma nel video oramai girato rimase Jobson....come dire una bella sfiga, pare che si sia talmente incazzato che si mise a fare un disco new age per ritrovare se stesso, con il suo nuovo synclavier fiammante, disco che é tra l'altro di una noia mortale.
lucabbrasi 28-01-19 22.44
@ orange1978
ma non é il video ufficiale quello....

owner of a lonely heart (official video)

....che tra le altre cose noterete che appare Eddie Jobson il tastierista degli UK, Curved Air e anche Roxy Music, che fu chiamato a suonare con gli yes perche Kaye abbandonó la band durante le registrazioni di 90125 per via di un esaurimento nervoso, costringendo Trevor Rabin mi pare a suonare anche alcune parti di tastiera, fu poi chiamato Jobson a suonare negli Yes per il tour che sarebbe seguito, e quindi fu messo nel videoclip, perche oramai ufficialmente era il nuovo tastierista degli yes, anche se in quel disco non suonó nemmeno una nota.

....ma poi colpo di scena, Kaye disse di voler tornare nella band, ripreso e pimpante e suonó lui in tutto il tour che segui il disco (di grandissimo successo), ma nel video oramai girato rimase Jobson....come dire una bella sfiga, pare che si sia talmente incazzato che si mise a fare un disco new age per ritrovare se stesso, con il suo nuovo synclavier fiammante, disco che é tra l'altro di una noia mortale.
...Eddie Jobson quasi mai citato (anzi, grazie della citazione...giuro che quel video l'avrò visto centinaia di volte e non l'avevo riconosciuto!), ma è un grandissimo tastierista, che ho apprezzato molto negli UK con John Wetton e Terry Bozzio
marcoballa 29-01-19 00.39
orange1978 ha scritto:
il pelato é davvero il cancro della musica, madonna....ogni volta che lo vedo cambio video, é di una noia assurda.

ecco, mio stesso "feeling" al riguardo...

orange1978 ha scritto:
ma un tempo nei primi dischi dei liquid tension

quei dischi sono un godimento totale dalla prima all'ultima nota!
(io ne ho solo due, ne hanno fatti altri?)
marcoballa 29-01-19 00.42
un "restyling" fatto da un gruppo di un amico pianolista...
orange1978 29-01-19 01.40
@ marcoballa
orange1978 ha scritto:
il pelato é davvero il cancro della musica, madonna....ogni volta che lo vedo cambio video, é di una noia assurda.

ecco, mio stesso "feeling" al riguardo...

orange1978 ha scritto:
ma un tempo nei primi dischi dei liquid tension

quei dischi sono un godimento totale dalla prima all'ultima nota!
(io ne ho solo due, ne hanno fatti altri?)
no io parlavo del primo cd dei liquid tension, forse anche del secondo....siamo verso la fine degli anni 90 primi 2000, jordan usava solo ed esclusivsmente una bellissma Kurzweil K2500x e un Kurzweil K2500R, in quei lavori mi piaceva cosi anche quando ha inciso Metropolis part 2 con i Dream Theater...poi secondo me ha completamente perso il contatto con la realta!

(cé da dire che io amavo talmente tanto la mia Kurzweil K2500x e il K2000 di cui ne avevo parecchie che ho comprato molti dischi solo perche sapevo che i tastieristi usavano quello strumento!!!! vedi il cd con Lemon Tree dei Fool's Garden per dire che fa abbastanza pena....solo perche Roland Roll usava il K2500, oppure Tuonela degli amorphis perche era tutto K2000 e Jd800.... e ci ho anche suonato insieme a loro come spalla! si lo so sono malato mentalmente, dovrei farmi rinchiudere.)
cecchino 29-01-19 09.48
orange1978 ha scritto:
si lo so sono malato mentalmente, dovrei farmi rinchiudere

Intanto che ti fai rinchiudere ti becchi un thanks emo per la "coincidenza",,, sabato ho suonato con un gruppo pop e c'era in repertorio proprio Lemon tree, che ho eseguito (senza sapere nulla del gruppo di riferimento) con una SP4-7 che ho provvisoriamente accattato come seconda tastiera. In effetti alcuni preset mi sembravano molto simili all'originale, ora capisco il perché...
markelly2 29-01-19 13.06
@ lucabbrasi
...mah, che gli Yes avessero bisogno di pecunia in quel periodo...mah, mi sembra improbabile. Io dico invece che seppero riciclarsi bene, circondandosi di un ottimo produttore come Horn (già presente in Does it really happen?, quello fu una bella svolta). Il brano è arrangiato alla grande, sempre IMHO, con un uso "intelligente" dei brass-hits.
Il disco non sarebbe nemmeno dovuto essere degli Yes, ma di un gruppo a nome "Cinema" formato da Trevor Rabin (l'autore della suddetta Owner), Chris Squire e Alan White.
Trevor Horn si occupò della produzione, e si deve a lui il sound "Fairlight" della hit, in quanto Tony Kaye sui synth non era molto ferrato.
A quel punto subentrò il responsabile della Atlantic, preoccupato che Rabin non fosse in grado di dirigere la band nel migliore dei modi, e suggerì di chiamare a cantare uno veramente adeguato:Jon Anderson.
Ecco che rinacquero gli Yes, e no, non certo per soldi.