@ McFly
Come da mia consuetudine riapro un vecchio post, questa volta non per chiedere un consiglio, ma per dire la mia visto che, da poco più di due settimane, sono possessore, molto felice, di un PEAK. Da tempo mi sono avvicinato al mondo dei sintetizzatori soprattutto attraverso lo studio metodico di libri e di plugin gratuiti ma, forse anche per il periodo avverso, mi sono fatto prendere da GAS avendo trovato lo strumento nuovo ad un prezzo effettivamente vantaggioso. La mia scelta gravitava tra diverse macchine ma il PEAK, effettivamente, era quello che mi ha sempre attirato di più: i comandi a pannello sono esaustivi, completi e lasciano ai "menù nascosti" funzioni molto mirate che, tra l'altro, seguono una logica piuttosto semplice ed intuitiva. Avevo infatti bisogno di poter accedere a tutte i parametri direttamente, anche usando 2 mani, e potendo avere un feedback visivo di quello che stavo facendo. Ho provato il BLOFELD e devo dire che è una grande macchina ma, a mio parere, poco didattica: la navigazione per menù obbliga chi la usa a sapere in anticipo cosa si vuol fare, con il PEAK, invece, ci si può sbizzarrire a girare manopole anche a 2 a 2! Sicuramente terrò in considerazione il piccolo di casa Waldorf per progetti futuri: la multitimbricità e la compattezza fanno comodo quando si vuole raggiungere un determinato suono, e che suono. Ma tornando al PEAK non posso che essere felice della mia scelta: gli studi stanno dando i loro frutti e la soddisfazione che sto provando nel "creare" i suoni che ho in mente è enorme. Non sapevo dei problemi di glitch di cui si parla in questo post ma, probabilmente, con gli aggiornamenti il problema è stato largamente risolto: il suono esce bello e potente e anche in registrazione ha una presenza incredibile senza dover impazzire a sistemare i livelli. La sezione effetti è spaventosa: il riverbero mi apre il cuore tutte le volte che lo apro e "trasforma" suoni banalissimi in drone estremo se affiancato ad un delay. Le 8 note di polifonia sono effettivamente sufficienti, il problema vero è la monotimbiricità: ci sono dei tutorial su YouTube per aggirare il problema con degli escamotage, ma avere d layer distinti, come sul SUMMIT, mi manca molto. Le wave tables, implementate recentemente di numero, aprono scenari praticamente infiniti, se poi si aggiunge il fatto che si possono disegnare le proprie con l'editor direi che sono pronto ad affrontare serenamente un altro lockdown... Nota dolente di chiusura: sulla scia della GAS sto cercando una bass station da affiancare al PEAK...
Complimenti. È un ottimo synth ibrido piuttosto versatile e potente. Ha ovviamente un suo suono, differente dal Blofeld che hai citato. Ottimo acquisto.