paolo_b3 ha scritto:
Attento! Tra l'uscita dal pianoforte e l'ingresso alle tue orecchie succedono alcune cose non del tutto ininfluenti a determinare la timbrica del pianoforte che percepisci.
Tantissime cose, a partire dal fatto che non esistono due orecchie uguali.
In ogni caso se è curiostà culturale ok, ma da punto di vista tecnico, ad esempio, le registrazioni DG, di incredibile contentuo artistico, sono considerate meno di nulla dal punto di vista audiofonico, per la loro fissazione con la pratica della multimicrofonicità, molto analitica ma assolutamete appiattente.
Di ben diverso livello gli americani di Mercury, (il top, e riprendevano un'orchestra con tre microfoni), RCA Victor o gli inglesi di Decca.
Per quanto riguarda i pianoforti non c'è molto da immaginare, addirittura per nulla se parliamo d'incisioni americane.