@ drmacchius
Chiedo qui per un consiglio. Vorrei riprendere a studiare il piano.
Da ragazzo avevo preso lezioni ed avevo raggiunto un livello paragonabile al vecchio quarto anno di conservatorio più terzo di solfeggio. Poi una decina di anni solo blues, rock e principi di jazz (che mi hanno aiutato a sviluppare ritmicità e musicalità anche se non progredendo tecnicamente) e poi ho iniziato a lavorare smesso praticamente completamente per una decina d‘anni.
Adesso vorrei rimettermi a suonare (raggiungere un livello tecnico pianistico classico paragonabile a un livello intermedio tra quinto e ottavo anno del vecchio comservatorio) , almeno sino a quando non avrò raggiunto il mio vecchio livello pensavo di prepararmi da autodidatta, anche per questioni di tempo visto che coi miei orari di lavoro su un pianoforte digitale Kawai potrei esercitarmi di notte, ma prendere lezioni no.
Volevo seguire i programmi dei conservatori italiani dei corsi predidattici (a 15 anni il livello b lo avrei superato senza problemi). Da quanto vedo gli esami attuali sembrano più semplici, dal punto di vista del programma, del vecchio esame di quinto anno in conservatorio.
La domanda è se da un punto di vista didattico è più utile focalizzarsi su pochi pezzi e studiarli a „ livello d’esame“ come se fossero pezzi da concerto o magari è meglio mettersi a dare una „lettura“ più superficiale a più brani di un livello passare a studiare quelle del livello successivo (suonare senza grossi errori tutte le invenzioni a due voci, le suite francesi, gli studi facili di Pozzoli e le sonstige di clementi prima di mettersi a studiare le invenzioni a tre voci, le suite inglesi e le sonate di Beethoven) e solo dopo aver messo da parte un discreto bagaglio musicale mettersi a studiare „sul serio“ focalizzando i dettagli, perfezionando i passaggi, la tecnica e memorizzando i pezzi“ sudiando come si dovesse preparare un saggio dei pezzi scelti?
Sto studiando da due anni il piano "seriosamente" seguendo i programmi preaccademici, che più o meno sono uguali per qualsiasi conservatorio. Il mio consiglio è di guardare le prove degli esami per ciascun anno e prepararti solo su quello, perlomeno io faccio così. Per esempio: 3° anno, sono richieste tutte le scale maggiori e minori in tutte le tonalità, compresi gli arpeggi; due sonate o 4 sonatine a scelta tra autori Clementi, Heller, Czerny, etc. ... una volta imparate bene, magari con la conferma del maestro, passi alle prove d'esame del 4° anno, poi al 5°... Senza tralasciare ciò che hai studiato prima.
Purtroppo, da par mio, ho dei periodi annuali di 2-3 mesi in cui mollo tutto e poi ricomincio, più per demotivazione temporanea (o forse overload di studio) che per impegni extra... ma poi riprendo coraggio e riparto. Che ti devo dì, questione di carattere, ognuno ha il suo.
Ovviamente ho affiancato allo studio del piano quello del solfeggio cantato (Voll. Poltronieri) e dell'armonia complementare (Rimskji-Korsakov + Piston che sto studiando in questo periodo).