andrew1 ha scritto:
sembra che il conservatorio sia più difficile di una facoltà di ingegneria o medicina
No, non lo è. Non è più difficile di una facoltà di ingegneria e medicina perchè in conservatorio, (ma specifico: dipartimento jazz), non sei un numero, ma una persona, che ha interazione giornaliera con i Maestri, che ti valutano in base al punto di partenza e vedono settimanalmente gli sforzi e la crescita che porti avanti.
Di conseguenza, l'esame si prepara quasi "insieme" all'insegnante, come fosse una conferma di ciò che si è imparato durante l'anno. Ciò può essere un vantaggio come uno svantaggio, sicuramente.
Ad ingegneria o medicina ai prof non frega un beneamato caxxo di te. Sei uno su mille, non ti conoscono e il rapporto che si instaura è "io prof, tu studente. Tu studi? Io giudico in 5 minuti se vali o meno, e non mi frega nulla da dove vieni, cosa fai, dove andrai".
In conservatorio ogni "anno" è costituito di circa 10/12 persone. Per dirti, noi siam partiti in 14 circa, e siamo arrivati all'ultimo anno in 7...
andrew1 ha scritto:
e che solo pochi eletti siano (o debbano?) essere in grado di superarlo
No, chi è cocciuto, anche se scarsino, inizia a prender 18 ovunque pur di prendersi il pezzo di carta. Quindi qualsiasi persona scarsa che però non molla e racimola votacci e umiliazioni fregandosene, alla laurea ci arriva. Anche perchè i prof, preferiscono farti laureare per avere ora e spazio libero per un nuovo arrivo...
andrew1 ha scritto:
Quindi mi aspetto che chi esce dal conservatorio, prenda stipendi da favola
Diciamo che, da quanto ne so, lo stipendio da conservatorio è tutto tranne che da favola... Ma ci si campa a quanto pare.
andrew1 ha scritto:
perchè è una elite
Parlo sempre di dipartimento jazz: Assolutamente no. Ma in graduatoria, se hai laurea e specialistica in saccoccia, un posticino in una scuola magari riesci a trovarlo.
Quindi diciamo che elite o meno, ho più possibilità di insegnare rispetto ad un mega talento.
Di fatto, alcuni nostri professori hanno perso il posto proprio perchè non avevano titoli o in graduatoria risultavano "inferiori" rispetto ad altri...
andrew1 ha scritto:
Invece conosco parecchia gente diplomata che è costretta a vivere di espedienti, ad andare a specializzarsi all'estero, e cose del genere (perchè i pochi posti a disposizione vengono presi dai raccomandati).
Vero.
andrew1 ha scritto:
E quindi chi sceglie il conservatorio, lo deve fare come seconda laurea, perchè poi, per vivere, dovrà fare altro.
Ni. Conosco gente che non appena prende il biennio conferma lavori "pendenti" per cui è richiesto il pezzo di carta, trova posto in qualche scuola,o semplicemente può partecipare a diversi concorsi e in qualche modo un posto lo trova da quanto vedo in giro.
andrew1 ha scritto:
Per ultimo, se per due anni in un conservatorio non è riuscito ad entrare nessun batterista, anche il conservatorio stesso dovrebbe poter vivere di sola aria
Diciamo che girano diverse voci su questa scelta di non ammetterne nessuno... Di fatto però, in questi anni di conservatorio non ho visto ammettere gente scarsa, o al massimo ho visto gente venir ammessa per poi venir bastonata durante l'anno con conseguente "crescita" dello studente o abbandono del conservatorio. :)
andrew1 ha scritto:
E forse questo il motivo principale della decadenza dei conservatori
Il conservatorio sta crollando perchè non c'è organizzazione, e non c'è iniziativa ne in ambito jazz ne in ambito classico.
I dipartimenti jazz sono pieni di ottimi musicisti ma con poca voglia di insegnare, e scarsa iniziativa.
Mi raccontano spesso che in quel di Roma, un noto pianista non c'è mai ad insegnare causa tour... e quelle poche lezioni che fa, durano 30 minuti... Come si può crescere o imparare resta un mistero....