@ kurz4ever
orange1978 ha scritto:
Linux poi attenzione, cosa offre come programmi? non esiste alcun programma di quelli pro che si trovano negli studi come pro tools o digital performer, o cubase, per Linux.
Giusto, però pianoteq e tutta la roba della u-he, anche Bitwig Studio girano su Linux, non lo usa nessuno in ambito pro/semi pro?
orange1978 ha scritto:
Sul discorso appunto Windows li dipende, dipende da che versione usi, dalla macchina che hai, dai componenti che hai montato, dal software che ci gira, da come ottimizzi e non pasticci il tuo sistema....se ben configurato e a posto non ci sono ragioni per cui non debba essere usato con successo e affidabilità, conosco molta gente che produce musica con windows, io stesso l'ho fatto per anni, funziona, ma personalmente preferisco lavorare con il mac.
E qui approfitto per chiederti: pregi e difetti di reason come DAW, perchè non usarlo per farci di tutto ma solo per i synth come scrivevi l'altro giorno in un altro thread?
Personalmente per farci un "sostitutivo" di una WS (piani / hammond/ synth e suoni generici) ad un costo accettabile (comunque almeno 500 euri solo di sw) ma abbastanza leggero per girare senza problemi anche su laptop non carrozzatissimi mi sembra una soluzione da non scartare.
Reason? beh....volendo ci puoi fare tutto.
....prova pero a registrare una band con pro tools hdx o cubase pro 9, e poi fai lo stesso con Reason.
non parlo di 200 tracce, anche poche....diciamo 48....e vedrai tu stesso cosa intendo ;)
il sistema funziona, ma è scomodo! non è pensato per un editing cosi dettagliato come farebbe un pro tools, è piu macchinoso, i tools sono pochi, le funzioni di dsp non ci sono, se devi per dire normalizzare una traccia o applicare un dsp ad esempio su una porzione di audio selettiva non puoi farlo, non ha una pagina tipo pool in cui vedi bene che files stsi usando, l'audio va tutto dentro una cartella condivisa per tutti i progetti, poi quando salvi la song puoi copiare le tracce nel file song ma non hai una gestione progetto figs come logic o pro tools.
insomma ci sono svariate ragioni, ma il DNA di reason NON È un registratore, nasce come un rack virtuale con cui farci musica elettronica, poi è vero si è evoluto e ci puoi fare anche country, ma non è quello il suo punto di forza.
i limiti di reason come registratore virtuale esistono anche sopratutto perche DEVONO ESISTERE, è un software che nasce per i creativi, i songwriters, i bed room producers, non per il sound engineer incallito o per lo studio che fa riprese di musica classica, nasce semplice e deve rimanere semplice.
se diventasse complesso come un SADiE o pro tools non sarebbe poi piu adatto al musicista che lo compra anche se non capisce molto di informatica musicale.