il progetto all'epoca in cui un processore viaggiava intorno ai 450/500/600 Mhz e 384 mega di ram aveva una sua logica, tempi in cui per fare qualcosa in multitraccia seriamente in studio a bassa latenza esistevano solo due o tre alternative...
Digidesign Pro Tools MIX plus e poi HD192
SADiE 24/96 e ARTEMiS
Soundscape HHDR
la pulsar purtroppo aveva una logica particolare perche in realtá non funzionava in maniera vincente come oggi la UAD2 fa, o come all epoca la TC Powercore basata in sostanza su un hardware simile alle schede pro tools dsp farm.
Era un sistema modulare, espandibile ma anche scomodo nella gestione, per comunicare con la daw sfrutta un driver asio che indirizza le tracce interne a dei bus virtuali che comunicano con la sua console, la quale poi a latenza zero comunica anche con il mondo esterno, l'idea non era sbagliata ma la rendeva uno studio virtuale dentro un altro studio virtuale!
cioe cristo hai un mixer automatizzabile in tutto che opera al singolo campione in sync perfetto con le tracce come quello di cubase sx o nuendo....e vai a usare un secondo mixer digitale interno alla scheda? che se devi automatizzarlo devi ricorrere ai midi control changes?
un conto é uscire da cubase su una console analogica e sfruttare la somma analogica del banco e i filtri/processori di dinamica SSL o Neve....un conto é uscire da un mixer digitale per andare su un altro digitale come quello di pulsar...attenzione uscire dal mixer di cubase e andare in un mixer digitale come il sony oxf r3 che costava 1,5 milioni di dollari aveva si senso, perche all epoca il povero mixer del cubase vst 24/32 faceva cagare sia come somma che come funzioni di mix, ma dall arrivo dei sistemi pro tools hd basta, non aveva piu senso, i casi erano due, o lavori in ibrido con una console analogica vera e pro tools insieme (soluzione piu gettonata ad alti livelli per i vantaggi che offre del meglio dei due mondi) oppure.....compravi pro tools hd192 accel con tre schede supplementari e un controller come iCON...e controllavi tutto da li.
insomma pulsar offriva belle idee che per mixare sarebbero state competitive dieci anni prima ai tempi dell atari mega ste, ma arrivate troppo tardi.
lo capirono e tentarono di ovviare con la versione XTC che offriva la possibilita di aprire i propri devices dentro il proprio sequencer preferito, in formato vst, ma fu un disastro totale, affidabilitá zero, problemi di ogni tipo, ne decretarono la fine dopo pochi mesi, e all'arrivo della tc powercore e della uad1, la pulsar fini nel dimenticatoio.
Se invece la giudichiamo come un dsp che alimenta dei synth modulari interni allora le cose un po cambiano essendo il modular di pulsar un ottimo synth...ma é roba per smanettoni e nerds, un semplice reason su un mac ben potente offriva caratteristiche analoghe e maggior facilitá di uso, senza contare un virus c hardware.
parlando di mac, il loro snobbare la piattaforma rendendo la pulsar poco compatibile con i sistemi os9.2 e zero con OSX quando il 70% della produzione audio era su mac, non fu una grande mossa e contribui alla fine, anche se oggi esiste ancora, si chiama sonic core, ma penso siano in ben pochi a usarla, qualche pazzo sound designer e hans zimmer.