@ anumj
Non riuscire a far suoni decenti con uno strumento di fascia alta (in termini di prezzo), presuppone che uno debba cambiare quanto meno mestiere.
La questione invece per me è: se uno strumento, come il CP1, prodotto 10 anni fa ha ancora senso il considerarne l'acquisto alla modica cifra di 5000 euro. Ma la discussione non è in questo thread.
Per quanto riguarda la demo di los fogos, dico che nonostante l'eleganza del tocco, il suono presenta i suoi limiti, come in altre decine di piano stage di varie marche e modelli. L'importante è esserne consapevoli e, proprio per questa ragione, suonare e puntare per quanto possibile sull'espressività, sulle dinamiche, come viene fatto in questa demo.
Se il timbro della serie Cp (tecnologia Yamaha Spectral Component Modeling) lo si mette a confronto con una buona libreria che gira su Kontakt, è chiaro che può manifestare i propri limiti nelle sfumature delle armoniche, nell'assenza dei rumori meccanici e della risonanza simpatetica, che nel Cp4 va attivata come insert a parte.
Ma si entra in un argomento diverso.
In live questo timbro, ben lavorato come ha fatto LosFogos, fa la sua figura.
Nell'ascolto in cuffia, abbiamo ormai, tutti, le proprie orecchie edulcorate.
Comunque l'esecuzione, quando è ben fatta, è espressiva e piacevolmente godibile, di solito infinocchia il timbro.