Sarà perché già da diversi anni conosco quei luoghi, quelle architetture, quelle persone, e un po' li ho compresi meglio e quindi certe sonorità mi arrivano in maniera più completa e certe armonie e giochi ritmici li trovo molto comunicativi, come se nascessero dai loro tetti spioventi, dalle campagne, un suono che testimonia perentoriamente un'altra vita, un'altra storia ...e si, mi emoziono e se la musica questo deve dare ...la prendo e mi sento più ricco!
Quello che dirige, Gianluigi, è un mio amico. E' con l'orchestra Oltenia di Craiova, nella stessa sala dove ho suonato due settimane fa. Lui è il direttore artistico del teatro, praticamente è sempre, e felicemente, là.
Questo è lo "zingaro"
che fa una musica lontana da noi ...ma la trovo così piena, intrisa di significato e poi anche dal solo punto di vista estetico/tecnico la trovo molto accattivante e piena di spunti.