disco della domenica

sftbc

Pareri artistico e tecnico dai...

Hai editato il post.con la mia preferita.
Parere artistico e tecnico...mmm...
Per me sono forti.

Sai che sinceramente i Tears For Fear non mi sono mai "arrivati"?
Li sento sempre troppo ottantosi, e il modo di cantare tipico dell'epoca mi irrita ancora oggi.

dai t'ho messo tutto il disco...

Fa paura quel disco, tecnicamente per l'epoca realizzato da spavento, con ampio impiego del Fairlight CMI, usato non solo per i classici cori aah, ma anche come sequencer e drum machine, diciamo come vera e propria workstation, ma anche con impiego controtendeza di strumenti veri come basso, chitarre elettriche, hammond, sax...in un momento in cui si prediligeva usare quasi solo il sintetizzatore in quel genere, loro erano gia molto avanti come idee di arrangiamento.

vabbe le voci suonano da dio, presenti ma non iperprodotte come oggi, si mixava diversamente, sfruttando piu la console che la quantità di outboard virtuali e analogici come si fa oggi, il suono era quindi piu uniforme e con meno colori.

musicalmente vabbè, roland orzabal è un genio, del resto i tears for fears lo hanno dimostrato in pezzi come madworld che ancora oggi è uno dei piu coverizzati, un pezzo che se uscisse oggi piano e voce come successe nel film donnie darko, non avrebbe problemi a diventare una hit, a differenza di altri tormentoni anni 80 che sono invece invecchiati assai male e che se uscissero di questi tempi anche riarrangiate e aggiornate, non è cosi scontato che potrebbero fare ugualmente lo stesso successo come all'epoca.

poi se pensiamo a cose tipo sowing the seeds of love, raoul and the king of spain, elemental....cioè ci rendiamo conto che siamo anche qui di fronte a degli artisti che solo da un humus cosi fertile da aver prodotto il meglio della musica del secolo come the beatles, rolling stones, pink floyd, queen, depeche mode....potrebbero nascere.

in una parola, superlativi.

Meno male va...
Cmq quelle voci sono fatte con Lexicon

probabile, non ricordo in che studio siano registrate, ci saranno anche altri riverberi magari nel mix, all'epoca andavano forte la stufa (emt 250) e anche gli ams rmx16, roba di altissima qualità e classe.

l'ultimo grosso disco a cui ho partecipato ho usato il lexicon 224, ursa major stargate, lexicon 300, lexicon pcm70, emt franz vintage reverberator....tutte cose vintage ma che suonano da dio.

Più che da dio è un ambiente particolare
In se e per sé i moderni revs sono anche meglio tecnicamente, però quelle voci mettono paura, i nei dischi dell'epoca si trovano spesso...
Non sarà, come sempre, questione di manico???

Cmq va bene, con questa recensione ti sei ripreso dai Take That in macchina va

vale lo stesso discorso come per i synth moderni, come paragonare una motif e una dx7, quelli attuali sono piu realistici in senso assoluto, però vanno poi a competere con la controparte vera (strumenti acustici originali) e prendono mazzate quasi sempre (non potrebbe essere diversamente), mentre quelli vecchi mantengono una loro personalità alternativa che è appunto originale, da non dover piu essere in concorrenza con quello che vanno a simulare.

un riverbero di quell'epoca non suona realistico come uno spazio sonoro autentico, però ha un suo suono particolare, diverso, che non puo essere paragonato a una vera hall da concerto, mentre un plug ins convolution o una super unità moderna come il 960L, suona troppo simile a un vero spazio acustico ma non riesce comunque a raggiungerlo, tanto che un quartetto di archi preferiscono registrarlo direttamente nel salotto in una villa del 1600 che in uno studio con acustica ultra flat aggiungendogli dopo il riverbero digitale, situazione che costerebbe anche meno.



sicuramente, però all'epoca non è che ci fosse tutto quel manico nella preparazione, oggi i fonici studiano tre volte piu quello che studiavano un tempo, in cui certo si stava molto piu attenti su aspetti come le fasi e si doveva saper usare bene i nastri e registratori anche perche era un attimo fare danni, ma non è come oggi in cui puoi sperimentare molte situazioni con routing complessi e decine di processori virtuali, in cui puoi vedere all'opera decine e decine di produttori in tutto il mondo (che magari sono capre però possono dare spunti e idee comunque...)

li accendevi il riverbero, lo routavi su due canali della console via patchbay, poi piazzavi a -6 i faders, e cominciavi a dare il send...poche aggiustate sui pochi parametri a disposizione e finiva li la cosa, non stavi un giorno a provare dieci plug ins waves o altro con i quali provi e riprovi il suono fa sempre schifo, hanno venti trenta parametri, li cambi ma il suono non è che guadagna poi tanto.

sicuramente la bravura conta, ma quando nel 1982 entravi in un SSL 4000, e avevi riverberi dal costo oggi paragonabile a due kronos cadauno, penso ci si dovesse impegnare parecchio a far suonare male un prodotto in quelle condizioni.

comunque se fosse sempre e solo questione di manico saremmo fermi come sviluppo ai plug ins tipo waves trueverb, q10, c1...perche se io con 100 dollari li compro e solo imparandoli otterei gli stessi risultati che otterrebbe uno con un 20 mila euro di riverberi esterni, crollerebbe il castello subito.

....e infatti nei settori dove la superiorità schiacciante della tecnologia nuova è risaputa, il vecchio è sparito anche nei ricordi degli utilizzatori della tecnologia.

non è il mio genere ma dove c'è lo zampino di dave bascombe...

giusto per capire come s'intortavano col Fairlight
TfF

Un live recente, che mi ha emozionato e fatto venire un po di nostalgia, specie per Pale Shelter, Change e Shout...

Live at BBC 2017

per i vecchietti come me...

i TFF è uno dei miei gruppi preferiti. Sono sempre stato affascinato dal loro modo di scrivere ed interpretare i brani. Artisti veramente dotati. SUONAVANO alla grande!
Mi piace molto il loro gusto per la melodia.

Fantastici, BB!

E Shout, violentato dalle versioni remix dei fantini della domenica, rimane certamente uno dei più rappresentativi brani della musica folclorica del dopoguerra. ("folcolrica" = cit. Cyrano).
Pensa che nel 1995 hanno ancora proposto un capolavoro del calibro di Raoul and the kings of Spain da cui seleziono questo brano.
I choose you

Caro Pablo, mooolto bella.
Io vado matto per queste:
ps
wic

dimmi tu quale scarteresti

Eh è una cartaccia...

Grande "gruppo", grande pezzo, grande qualità delle idee.
Mi piacevano anzi mi piacciono molto

azzeccata

......riso amaro....
se la situazione non fosse disperata, che già si vocifera di terza ondata, vaccinazione pressoché obbligatoria (L'italia rinasce con un fiore ), attività economiche e persone alla canna del gas, sarebbe una simpatica filastrocca