@ anumj
Non sono daccordo. Credo che il CS80 rappresenti invece proprio un'avanguardia straordinaria nel settore. Ciò in base ad una considerazione semplice, ovvero il contesto storico in cui è nato. Il CS80 anticipa, infatti, di ben 2 anni il blasonatissimo Prophet 5, ma con una serie di soluzioni futuristiche per quegli anni, voci di polifonia, tasti sensibili alla dinamica e aftertouch polifonico, ribbon control, layering timbrico, etc.
Versatilità timbrica e capacità di controllo. Una macchina da guerra nata, insomma, per la performance, che, se nelle mani giuste, non aveva rivali sia nell'emulazione e che nell'espressività in senso lato. Il CS80 racchiude in se tutto quello che è (o che dovrebbe essere) l'essenza stessa del sintetizzatore moderno.
E' l'unico sintetizzatore analogico che ancora oggi riesce a sorprendermi sotto ogni punto di vista.
eh il cs80 era bello si, basta ascoltarsi la colonna sonora di blade runner per capirne la qualità sonora, una ricchezza e una pienezza senza paragoni.
purtroppo anche oggi non è diffusissimo nelle produzioni per gli stessi motivi dell'epoca ossia poca particità (pesa 100 kg), costi molto alti e sovente manutenzione...pare a detta di alcuni possessori (ne conosco uno personalmente) che sia un po piu delicato rispetto ad altri blasonati modelli.
cè stato un momento verso la fine dei settanta e i primi ottanta che fu aureo e lo usavano in tanti, poi appunto cadde un po nell'ombra ma alla riscoperta anni dopo dell analogico furono prima altri strumenti ad essere riesumati, tantissimo ms20, tb303, sh101,juno106, jx8p, ma anche minimoog, prodigy....anche vcs3!
forse anche perche la yamaha non era la scelta perfetta per il fenomeno house music che ha riportato alla ribalta il sintetizzatore, ed era comunque meno diffusa.