Moog sub 37 ,voyager,model d beheringer model d d

pino767 24-04-18 21.46
Qualcuno ha avuto modo di provarli averli oppure sentirli dal vivo confrontarli....non mi interessano le specifiche...mi interessa come suonano...molti professionisti affermano tutto ed il contrario di tutto..un po come sempre...mi piacerebbe saperne do più...aspetto le vostre esperienze su questi monofonici...moog sub 37,voyager,model d reissue,beheringer model d
Synthex77 24-04-18 21.51
Io ho provato il subsequent 37 dal vivo e mi ha annoiato a morte...

Bella macchina sexy ben costruita ma non ho trovato "l'elettricità" dentro, quel suono che cerco negli analogici... Che la Bs2 che costa un quinto ha...
SimonKeyb 24-04-18 23.03
Il Sub37 probabilmente è il moog recentemente prodotto dalle caratteristiche più equilibrate. Ha un suono più versatile e presente del Voyager, e un'interfaccia decente anzichè quella striminzita del Little Phatty che ha quattro knobs in croce. Grande macchina sicuramente, e la presenza dei preset la rende più adatta al live che non un Model D che è comunque il riferimento per quanto concerne "pasta Moog" se si escludono gli oramai museali modulari.
Ah c'è anche la possibilità di renderlo bifonico parafonico (il sub37) "splittando" i due oscillatori, un plus interessante.

Il behringer model D è un clone economico che però suona decisamente bene per quello che costa, non tutti hanno soldi per permettersi un monofonico analogico di razza, un prodotto del genere farebbe tutt'altro che brutta figura in molti contesti.

Per quanto riguarda il suono generale dell'azienda americana, diciamo che è quello che ha fatto scuola, e che il caratteristico calore del filtro Ladder che equipaggiano queste macchine le rende di una musicalità quasi unica. Tuttavia il mondo della musica elettronica è vasto, e esigenze diverse vedono talvolta più indicati altri tipi di pasta sonora che il moog per la sua particolarità talvolta non è in grado di raggiungere. Insomma, il Synth non è solo Moog.
orange1978 25-04-18 15.28
model d e voyager hanno un suono cosi nobile ed espressivo da essere entrati nella storia come strumenti musicali veri paragonabili ai grandi classici come fender telecaster o rhodes mk1, sono omnipresenti nelle piu grandi produzioni mondiali e ricercatisasimi, penso ci sia poco da discutere sulla loro validità sonora, sui difetti e pregi ce ne sarebbe e gia in passato erano nate discussioni, ricordo un mio amico carissimo che scrisse un tempo che era arrabbiato con moog proprio per i numerosi difetti midi del voyager e del fatto che moog avesse un atteggiamento un po snob a riguardo....ma scrisse anche "quando ho acceso il voyager si sono seduti tutti gli altri strumenti anche analogici".

il resto sono prodotti commerciali, rispettabilissimi, nati per chi non puo permettersi o non vuole spendere cosi tanti soldi per un monofonico, esistevsno gia un tempo questi sistemi alternativi al modello di punta vedi moog the rogue, the source, etc...spesso poi pensati magari per fare bene solo i bassi principalmente.

il behringer model d sembra un progetto interessante, il suono è bello considerando quello che costa, bisognerà vedere nel tempo la sua affidabilità, ben vengano comunque alternative economiche che permettono a tutti di poter sperimentare e accedere al meraviglioso mondo del sintetizzatore analogico.

sul fatto che i sistemi modulari siano da mueso beh....stendiamo un velo pietoso, del resto nei forum spesso si leggono commenti assurdi, magari si tornasse ad usarli veramente la musica ne gioverebbe invece di dover subire tutta sta musica moderna di merda fatta con komplete e questi aborti di vst.
giosanta 25-04-18 16.24
I "professionisti" affermano tutto ed il contrario di tutto perché come logico ognuno ha i suoi gusti e ci mancherebbe altro.
Anche all'epoca d'oro che ha reso, letteralmente, mitici questi strumenti molti altri grandi preferivano ARP o EMS.
Le caratteristiche timbriche di Moog ci sono in tutti i modelli citati ed anche nel LP che poi, al contempo, siano diversi è innegabile, così come un M100 è diverso da un C3, ma sempre Hammond (elettromagnetici) sono.
I modulari sono pezzi da museo, o da collezione, nel senso letterale del termine perché non sono stati più riprodotti.
orange1978 25-04-18 22.04
@ giosanta
I "professionisti" affermano tutto ed il contrario di tutto perché come logico ognuno ha i suoi gusti e ci mancherebbe altro.
Anche all'epoca d'oro che ha reso, letteralmente, mitici questi strumenti molti altri grandi preferivano ARP o EMS.
Le caratteristiche timbriche di Moog ci sono in tutti i modelli citati ed anche nel LP che poi, al contempo, siano diversi è innegabile, così come un M100 è diverso da un C3, ma sempre Hammond (elettromagnetici) sono.
I modulari sono pezzi da museo, o da collezione, nel senso letterale del termine perché non sono stati più riprodotti.
a me pare proprio che il modulare sia il presente e il futuro del synth.

basti pensare al formato eurorack, mai nella storia sono stati prodotti cosi tanti moduli, la scelta è vastissima e mentre un tempo lo usavano solo i professionisti oggi è pieno anche di ragazzini che lo vogliono e si comprano moduli magari partendo con pochi moduli per imparare le basi del sistema modulare basato sul patching.

una vera rivoluzione, doepfer sembrava una casa x nerd smanettoni o sfigati nostalgici dei krafterk e invece anni dopo è esplosa e ora è un produttore a cui tutti fanno riferimento e ha de facto inventato uno standard, ossia eurorack.

chi avrebbe mai detto dieci anni fa solo che un giorno grandi aziende come roland e moog avrebbero sviluppato per quello standard? io no di certo, credevamo tutti rimanesse una cosa di nicchia appunto.
pino767 25-04-18 23.41
@ orange1978
a me pare proprio che il modulare sia il presente e il futuro del synth.

basti pensare al formato eurorack, mai nella storia sono stati prodotti cosi tanti moduli, la scelta è vastissima e mentre un tempo lo usavano solo i professionisti oggi è pieno anche di ragazzini che lo vogliono e si comprano moduli magari partendo con pochi moduli per imparare le basi del sistema modulare basato sul patching.

una vera rivoluzione, doepfer sembrava una casa x nerd smanettoni o sfigati nostalgici dei krafterk e invece anni dopo è esplosa e ora è un produttore a cui tutti fanno riferimento e ha de facto inventato uno standard, ossia eurorack.

chi avrebbe mai detto dieci anni fa solo che un giorno grandi aziende come roland e moog avrebbero sviluppato per quello standard? io no di certo, credevamo tutti rimanesse una cosa di nicchia appunto.
Un grazie a tutti...ora non rimane che provarli!e decidere...
synthpanze 25-04-18 23.48
@ pino767
Qualcuno ha avuto modo di provarli averli oppure sentirli dal vivo confrontarli....non mi interessano le specifiche...mi interessa come suonano...molti professionisti affermano tutto ed il contrario di tutto..un po come sempre...mi piacerebbe saperne do più...aspetto le vostre esperienze su questi monofonici...moog sub 37,voyager,model d reissue,beheringer model d
Il Sub 37 è un prodotto completo, bello e di qualità, suona da moog, ottimo arpeggiatore e sequencer, bella tastiera e tanti controlli, soprattutto è parafonico.
Voyager ha 3 osc quindi il suona risulata più ricco ma è molto costoso (XL poi..), non l'ho mai provato e quindi non aggiungo altro.
Il model d è il Re, un pezzo di storia ma ha i suoi limiti dovuto al periodo di uscita, personalmente non spenderei 3500 per un monofonico però dipende dalle esigenze, dalla possibilità e non ultimo dal collezionismo, il Behringer suona da model d, è praticamente indistinguibile, stessi controlli, nessuno verrà a dirti che non lo è se non dopo aver letto la marca, in un blind test non riconosceresti l'uno dall'altro.
Con questi 4 prodotti si cade sempre in piedi, per me la variabile fondamentale sta nella necessità del terzo oscillatore nella definizione del suono
orange1978 26-04-18 00.34
@ synthpanze
Il Sub 37 è un prodotto completo, bello e di qualità, suona da moog, ottimo arpeggiatore e sequencer, bella tastiera e tanti controlli, soprattutto è parafonico.
Voyager ha 3 osc quindi il suona risulata più ricco ma è molto costoso (XL poi..), non l'ho mai provato e quindi non aggiungo altro.
Il model d è il Re, un pezzo di storia ma ha i suoi limiti dovuto al periodo di uscita, personalmente non spenderei 3500 per un monofonico però dipende dalle esigenze, dalla possibilità e non ultimo dal collezionismo, il Behringer suona da model d, è praticamente indistinguibile, stessi controlli, nessuno verrà a dirti che non lo è se non dopo aver letto la marca, in un blind test non riconosceresti l'uno dall'altro.
Con questi 4 prodotti si cade sempre in piedi, per me la variabile fondamentale sta nella necessità del terzo oscillatore nella definizione del suono
eh si il berhinger uguale al model d ahahah ma dove? il filtro sopratutto se spinto al massimo in autooscillazione suona ben diverso e non solo il filtro.

diciamo che è una valida alternativa ma non sono assolutamente la stessa cosa.
synthpanze 26-04-18 00.43
@ orange1978
eh si il berhinger uguale al model d ahahah ma dove? il filtro sopratutto se spinto al massimo in autooscillazione suona ben diverso e non solo il filtro.

diciamo che è una valida alternativa ma non sono assolutamente la stessa cosa.
Dove ho scritto che è uguale??
In un brano non noteresti mai la differenza, è molto difficile già dry
so che hai il moog model d e hai speso tanto, ovviamente certe cose non le ammetterai mai... gear snob o no behringer ha fatto un grandissimo lavoro
giosanta 26-04-18 09.10
orange1978 ha scritto:
... a me pare proprio che il modulare sia il presente e il futuro del synth...

Forse mi sono espresso male.
Parlavo di modulari Moog.
maverplatz 26-04-18 09.10
orange1978 ha scritto:
una vera rivoluzione, doepfer sembrava una casa x nerd smanettoni o sfigati nostalgici dei krafterk e invece anni dopo è esplosa e ora è un produttore a cui tutti fanno riferimento e ha de facto inventato uno standard, ossia eurorack.

chi avrebbe mai detto dieci anni fa solo che un giorno grandi aziende come roland e moog avrebbero sviluppato per quello standard? io no di certo, credevamo tutti rimanesse una cosa di nicchia appunto.


In effetti, da parte di Roland non me lo sarei mai aspettato; per Moog, invece, c'era già qualche indizio: Musikmesse 2002 .
Non solo per sfigati nostalgici dei Kraftwerk (come potrei essere io), ma al tempo proprio per i Kraftwerk.
Ma la foto di Bob Moog che discute con Florian Schneider e Dieter Doepfer....?


SimonKeyb 26-04-18 11.31
orange1978 ha scritto:
sul fatto che i sistemi modulari siano da mueso beh....stendiamo un velo pietoso, del resto nei forum spesso si leggono commenti assurdi,

Risparmia pure il velo pietoso, era riferito al fatto che i pochi esemplari in circolazione non sono più reperibili sul mercato a prezzi umani non certo per screditare un monumento come il modularemo
Piuttosto trovo in forte controtendenza le tue considerazioni sul Voyager che viene da anni criticato da più parti per il carattere sonoro parecchio diverso dal Mini che dovrebbe essere il riferimento di chi si rivolge al marchio Moog; dal momento che non pochi (che non sono necessariamente persone incompetenti) sono arrivati a preferire Little Phatty e Sub37.
giosanta ha scritto:
I "professionisti" affermano tutto ed il contrario di tutto perché come logico ognuno ha i suoi gusti e ci mancherebbe altro.
Anche all'epoca d'oro che ha reso, letteralmente, mitici questi strumenti molti altri grandi preferivano ARP o EMS.
Le caratteristiche timbriche di Moog ci sono in tutti i modelli citati ed anche nel LP che poi, al contempo, siano diversi è innegabile, così come un M100 è diverso da un C3, ma sempre Hammond (elettromagnetici) sono.
I modulari sono pezzi da museo, o da collezione, nel senso letterale del termine perché non sono stati più riprodotti.

Mi sembra un discorso di buonsenso.
Certo mi piacerebbe leggere un pò più di precisione "scientifica" quando leggo certe valutazioni, almeno da chi si distingue per l'esaustività delle proprie risposte in altri ambiti del settore.
MarioSynth 29-04-18 09.23
@ orange1978
eh si il berhinger uguale al model d ahahah ma dove? il filtro sopratutto se spinto al massimo in autooscillazione suona ben diverso e non solo il filtro.

diciamo che è una valida alternativa ma non sono assolutamente la stessa cosa.
Boh, io la butto lì: sono indistinguibili, vedi qui: Moog vs. Boog

Edit, chiarisco meglio: indistinguibili per un uso “normale”, dentro mix e brani e tutto il resto. La comparazione 1:1 mostra delle (piccole) differenze, a mio modo di vedere assolutamente trascurabili vista poi l’enorme differenza di prezzo —> 10 a 1!!

Certo, sarebbero da provare da vivo...

Assolutamente senza polemica, però stavolta Behringer ha fatto centro (si, ok, copiando pedissequamente il lavoro di altri, sono d’accordo)
orange1978 29-04-18 10.12
@ MarioSynth
Boh, io la butto lì: sono indistinguibili, vedi qui: Moog vs. Boog

Edit, chiarisco meglio: indistinguibili per un uso “normale”, dentro mix e brani e tutto il resto. La comparazione 1:1 mostra delle (piccole) differenze, a mio modo di vedere assolutamente trascurabili vista poi l’enorme differenza di prezzo —> 10 a 1!!

Certo, sarebbero da provare da vivo...

Assolutamente senza polemica, però stavolta Behringer ha fatto centro (si, ok, copiando pedissequamente il lavoro di altri, sono d’accordo)
nei video non so ma dal vivo con le stesse casse o cuffie non sono per nulla la stessa cosa.

dipende molto dalla patch che si crea, sulle basse il moog è molto piu presente, il comportamento del filtro in auto oscillazione ad esempio non è proprio uguale e nemmeno a risonanza settata in maniera estrema senza arrivare al feedback totale....

poi se si valuta il fatto che uno costa 10 volte l'altro beh su quello non cè dubbio, la behringer ha fatto un bel prodotto, anche se non paragonabile al moog, ad esempio se serve una keybed di qualità l'unica sarebbe la waldorf kb che accetta il formato eurorack e gia sono 700 euro in piu.

il minimoog è un tutt uno anche con la sua tastiera, non è un semplice modulo sonoro come puo essere un emu proteus orbit in cui la tastiera potrebbe non servire mai per l'uso che se ne deve fare, il model d oltre a un ottimo strumento per i bassi garage, acid jazz o house, è anche un vero strumento solista alla pari di un violino o un ondes martenot...e non puo essere ridotto a un dildo di plastica da 400 euro grande come un netbook!

non é solo una questione di pregio ma proprio di feeling, le manopole grosse, il pannello regolabile in angolazione, la keybed, la struttura etc etc...

io non cambierei mai il voyager e il model d con il behringer! semmai lo prenderei per avere un alternativa in piu da battaglia.