@ igiardinidimarzo
paolo_b3 ha scritto:
Da agnostico quale sono mi piace ricordare la sua polemica con, credo, Wojtila, che affermava sostanzialmente "ben venga la scienza, ma per tutto quello a cui non sappiamo dare una spiegazione, ricordate che c'è la fede" lui replicò: "mi dispiace, non sono d'accordo e lei non ha le prove"
proprio per questo suo pensiero non può essere ricordato come un grande uomo:
chiunque studia e approfondisce le meraviglie dell'universo e non riesce a ricondurle necessariamente al Creatore è da considerarsi inadeguato, per una di queste due ragioni:
1. o è superbo
2. o è poco intelligente
escludendo la seconda...
seguendo questa tua idea, oggigiorno l'umanità dovrebbe ancora scoprire il fuoco, altro che buchi neri...
Un uomo è grande quando si interroga e prova a darsi delle risposte. Accettando qualunque risposta gli giunga, anche se non gli piace. Che le risposte siano permeate di déi o di numeri, poi, questo dipende da quello in cui crede. Ma un uomo illuminato non va mai sminuito, sia uomo di scienza che di religione.