Per i più giovani e con i parametri di oggi, dove tutti "scimmiottano" qualcosa facilmente, potrà essere difficile comprendere l'apporto di questo calibro di personaggi.
Ho frequentato la loro famiglia, ho partecipato a diversi loro dischi, con Enrico ho fatto diverse cose.
Little Tony ok, è storia...
Enrico era certamente l'anima "americana" del fratello Tony.
Erano tre fratelli che nel 1958, giovanissimi, partirono per l'Inghilterra. Diventarono star nella TV inglese, davvero, Little Tony deriva da quel periodo.
Enrico tornò con la Telecaster e con tanta esperienza musicale "nuova" da quel mondo così lontano dall'Italia.
Una volta tornato, e insieme al fratello, colorarono alcuni dei momenti più caratteristici del costume italiano durante gli anni del boom economico con canzoni, film, fotoromanzi.... erano bei tempi, sereni, e sentirli raccontare di queste cose e di tutte le esperienze fatte in giro per il mondo con i migliori musiciste del tempo sembrava fantascienza.
Il suono di Enrico, il suo rock and roll sviluppato in inghilterra e USA, divenne un punto di riferimento da noi.
Non fece solo questo, divenne anche un turnista ricercatissimo e gran parte delle canzoni di allora avevano il suo suono e non solo ...anche Ennio Morricone si accorse di lui e usò il suo suono per cose come questa:
(a ciraca 1',00") che potrà sembrare banale ma per l'epoca non lo era affatto.
Lo conoscevo da tantissimi anni e le prime volte che mi trovavo in sala con lui rimanevo stupito dalla sua precisione, dal non sbagliare mai, sapeva sempre quello che era giusto fare, per ogni pennata, accordo, solo, non potevo dire altro che la fatidica frase: "è un disco!", anche se cazzasreggiava sul divano dello studio sembrava di ascoltare un'incisione lavorata con la massima perizia.
...con oggi si è messo fine ad un'altra pagina della storia musicale italiana.
Ciao Enrico.