Band in a Box 2018

drmacchius 23-02-18 09.59
Non lo uso da 20 anni, costa una sassata. Adesso è uno strumento molto evoluto ma io lo conosco come un l’opera di accordi midi ideale per esercitarsi in standard jazz...da che ne sento in molti lo usano ancora così. Ho visto qualche anno fa una release moderna: ancora la stessa grafica degli anni 90‘ con una miriade di funzioni aggiunte che ne rendono l‘utili Tutto fuorché immediato.
Le versioni moderne dovrebbero avere Tool per esportare il MIDI, Sequenzer audio, arranger, e molto altro. Io sto cercando qualcosa per fare arrangiamenti midi e integrare daw prettamente audio per le funzioni midi e di composizione. Dicono che la versione odierna sia stata rimodernata per rendere più intuitivo il Workflow e credo che mi possa considerare un principale totale.

Può fare al caso mio o è ancora il programma di 20 anni fa con miriadi di Patch di aggiornamento che lo rendono estremamente complesso e tutto tranne che intuitivo e spontaneo per utilizzarlo in modo diverso da un chord looper? I lo userei prevalentemente associato a un‘altra daw: sarebbe carino se per quella cifra fornisse qualcosa di simile al Compositing Assistent di cubase o di programmi dedicati all‘arrangiamento tipo dundog, synfire, rapidcomposer?
Dallaluna69 23-02-18 14.10
Avevamo avuto una conversazione simile qualche tempo fa QUI
Usare Band in a Box per fare arrangiamenti può essere un'ottima idea se non hai pretese. Insomma, se vuoi semplicemente buttar giù un pezzo country per cantarci sopra, va benissimo.
Se vuoi fare il capolavoro della tua vita e magari anche registrarlo alla SIAE, secondo me non ci siamo.
Io ho provato ad usarlo per fare pezzi funky o metal con risultati che ho trovato insoddisfacenti.
Poi, se ti basta una base e tu hai la competenza per trasformarla in qualcosa di valido e originale allora è un altro paio di maniche.
drmacchius 23-02-18 19.08
@ Dallaluna69
Avevamo avuto una conversazione simile qualche tempo fa QUI
Usare Band in a Box per fare arrangiamenti può essere un'ottima idea se non hai pretese. Insomma, se vuoi semplicemente buttar giù un pezzo country per cantarci sopra, va benissimo.
Se vuoi fare il capolavoro della tua vita e magari anche registrarlo alla SIAE, secondo me non ci siamo.
Io ho provato ad usarlo per fare pezzi funky o metal con risultati che ho trovato insoddisfacenti.
Poi, se ti basta una base e tu hai la competenza per trasformarla in qualcosa di valido e originale allora è un altro paio di maniche.
da allora sono uscite due altre edizioni e volevo capire se il software era diventato piü intuitivo o fruibile.

Non pretendo di fare chissa cosa, scrivere bozze midi con la precisione con cui si sarebbe potuto fare con una delle prime tyros o PAX, delle utility di composizione come quelle di cubase o potenziare léditing midi di reaper.....niente a livelli ecelsi, ma unire l´utile al dilettevole senza dover comprare un arranger di fascia alta per poi usarlo solo per scrivere bozze o senza prendere una nuova daw solo per fare midi
zerinovic 23-02-18 19.29
drmacchius ha scritto:
Non pretendo di fare chissa cosa, scrivere bozze midi con la precisione con cui si sarebbe potuto fare con una delle prime tyros o PAX, delle utility di composizione come quelle di cubase o potenziare léditing midi di reaper.....niente a livelli ecelsi, ma unire l´utile al dilettevole senza dover comprare un arranger di fascia alta per poi usarlo solo per scrivere bozze o senza prendere una nuova daw solo per fare midi

Mai sentito parlare di "one Man band?
É praticamente un arranger (perlomeno solo la parte midi) forte perche se installato su un Tablet con una tastiera che supporta gm...(anche se non é un requisito necessario) te la trasforma in un arranger. Con i tasti a video (fill,variation,start-stop)
Legge gli stili Yamaha.
Ha un costo di 50€ circa ma puoi provarlo...

Per quanto riguarda l'editing midi,e audio,
Tracktion t6 (free) offre molto, con un impiego di cpu molto limitato. Inoltre é aggiornatissimo agli ultimi sistemi operativi, Linux compreso....
michelet 23-02-18 19.37
Band in a Box poco alla volta si è arricchito di moltissime funzioni, però il team di programmazione non ha mai fatto lo sforzo di "razionalizzarlo". Il risultato complessivo assomiglia ad una abitazione a cui sono stati aggiunti, nel corso del tempo, nuove stanze, superfetazioni, tanto che, sempre per proseguire nel paragone, c'è un ingresso, una cucina piccola a cui è stata aggiunta una veranda, dove si muore di freddo d'inverno e di caldo d'estate, da cui bisogna per forza passare per andare nel reparto notte e, da ultimo, si raggiunge il soggiorno. Il bagno non c'è emo
E, il tutto, costa come se fosse un appartamento a Cortina d'Ampezzo, ricavato da un tabià, con vista panoramica sulla valle del Cadore.

Venendo al software vero e proprio, trovo che utilizzare Band in a Box, sia molto scomodo e porti a risultati poco soddisfacenti. La complessità degli algoritmi in gioco che hanno alla base una riproduzione casuale dei pattern di accompagnamento è "istruibile" dall'utente, ma sembra non dare mai i risultati sperati.
Anche le demo che si ascoltano on line lasciano molto a desiderare, nonostante gli stili prettamente jazzistici da trio e quartetto, siano piuttosto validi.
Riprendo spesso il pensiero di George Bernard Shaw: "Per ogni problema complesso, c'è sempre una soluzione semplice. Che è sbagliata."
Non c'è nulla che consenta di realizzare arrangiamenti velocemente e facilmente, a parte ingaggiare un professionista che lo sappia fare.
fighterrx 23-02-18 20.29
drmacchius ha scritto:
Non lo uso da 20 anni,


Ti consiglio di aggiornare la foto (o mettere un avatar astratto). Se togliamo 20 anni, potrebbe sembrare che Biab lo usavi all'asilo. Enfant prodige!
drmacchius 23-02-18 21.32
@ fighterrx
drmacchius ha scritto:
Non lo uso da 20 anni,


Ti consiglio di aggiornare la foto (o mettere un avatar astratto). Se togliamo 20 anni, potrebbe sembrare che Biab lo usavi all'asilo. Enfant prodige!
È la foto di quando mi sono iscritto al forum :-)
drmacchius 23-02-18 21.33
@ michelet
Band in a Box poco alla volta si è arricchito di moltissime funzioni, però il team di programmazione non ha mai fatto lo sforzo di "razionalizzarlo". Il risultato complessivo assomiglia ad una abitazione a cui sono stati aggiunti, nel corso del tempo, nuove stanze, superfetazioni, tanto che, sempre per proseguire nel paragone, c'è un ingresso, una cucina piccola a cui è stata aggiunta una veranda, dove si muore di freddo d'inverno e di caldo d'estate, da cui bisogna per forza passare per andare nel reparto notte e, da ultimo, si raggiunge il soggiorno. Il bagno non c'è emo
E, il tutto, costa come se fosse un appartamento a Cortina d'Ampezzo, ricavato da un tabià, con vista panoramica sulla valle del Cadore.

Venendo al software vero e proprio, trovo che utilizzare Band in a Box, sia molto scomodo e porti a risultati poco soddisfacenti. La complessità degli algoritmi in gioco che hanno alla base una riproduzione casuale dei pattern di accompagnamento è "istruibile" dall'utente, ma sembra non dare mai i risultati sperati.
Anche le demo che si ascoltano on line lasciano molto a desiderare, nonostante gli stili prettamente jazzistici da trio e quartetto, siano piuttosto validi.
Riprendo spesso il pensiero di George Bernard Shaw: "Per ogni problema complesso, c'è sempre una soluzione semplice. Che è sbagliata."
Non c'è nulla che consenta di realizzare arrangiamenti velocemente e facilmente, a parte ingaggiare un professionista che lo sappia fare.
Lo stesso vale per alcune utilità di composizione alla cubase?
michelet 23-02-18 21.58
@ drmacchius
Lo stesso vale per alcune utilità di composizione alla cubase?
Non conosco Cubase. Per queste domande è meglio interpellare barbetta57.
Riguardo all'arrangiamento, faccio parte della vecchia scuola, non uso scorciatoie (al massimo gli arpeggiatori, opportunamente sincronizzati, se ci sono delle linee particolarmente difficili che non riesco ad eseguire) e costruisco pazientemente tutto a mano, aggiungendo traccia dopo traccia.
Non ho abbandonato questa metodologia perché arranger e software dedicati di arranger hanno sempre restituito risultati inferiori alle aspettative.
Sarebbe un po' come pretendere che un portantino avesse le capacità per eseguire un'operazione di neurochirurgia.
drmacchius 24-02-18 01.19
@ michelet
Non conosco Cubase. Per queste domande è meglio interpellare barbetta57.
Riguardo all'arrangiamento, faccio parte della vecchia scuola, non uso scorciatoie (al massimo gli arpeggiatori, opportunamente sincronizzati, se ci sono delle linee particolarmente difficili che non riesco ad eseguire) e costruisco pazientemente tutto a mano, aggiungendo traccia dopo traccia.
Non ho abbandonato questa metodologia perché arranger e software dedicati di arranger hanno sempre restituito risultati inferiori alle aspettative.
Sarebbe un po' come pretendere che un portantino avesse le capacità per eseguire un'operazione di neurochirurgia.
Comunque spulciando ho trovato una serie dimagrito per reaper che gli donano sia tutte le funzioni presenti di base in cubase e che mancano in molte altre daw sia una miriade di cose presenti solo in programmi specialistici....alcuni sono gratuiti, altri donationware, altri a pagamento e costosi almeno quanto software dedicato di terze parti.

Sono contenti della mia scelta e credo che in futuro reaper si affermerà molto di più: aver puntato sulla qualità del motore software realizzando un software leggero, stabilissimo e potente e su una struttura Audio di qualità paragonabile solo a prodotti leader di settore come sequoia o protools lasciando però un sistema di scripting nativo ha permesso di fare fare agli utenti molto lavoro, specie in ambito del midi o delle utility per la composizione. Questi non lavorando per l‘azienda ed essendo sparsi in mezzo mondo non sono costretti nemmeno al politically corretto aziendale e possono mettersi a scopiazzare senza ritegno. Da quanto ho letto sono molte le daw in commercio scritte in linguaggi di scripting. La differenza però tra lasciar scrivere le utility liberamente agli utenti con degli script e scrivere un intera suite di programmi come una daw per stare dietro alle esigenze commerciali che vogliono una nuova release software ogni sei mesi è che col tempo il software diventa o goffo dal punto di vista della funzionalità-come dici sia capitato a BaiAb o goffo dal punto di vista del motore software, rendendolo instabile o avido di risorse....e infatti a partitá di computer e VSTi tutti confermano che le prestazioni con reaper sono sensibilmente superiori. Mi sa che prima di mettermi a cercare altri software, mi spulcio per bene quello che ho o mi ripasso l‘inglese per approfittare della comunità che da sola fa sì che l‘azienda impatti sul mercato come se fosse un colosso 20 volte più grande
Dallaluna69 24-02-18 08.46
Questa cosa delle funzioni aggiuntive di Reaper interessa moltissimo anche a me e sicuramente anche ad altri forumer che, come noi usano Reaper.
Hai voglia di mettere qualche link?
Meglio ancora sarebbe se tu aprissi un thread apposito. emo
michelet 24-02-18 10.14
Premesso che Reaper l'ho installato su PC com Windows10 per iniziare a conoscerlo (non sul computer che uso solo per la musica, su cui ho Digital Performer) e, tutto sommato, lo trovo abbastanza contorto. È orientato principalmente alla registrazione audio e per creare ed editare tracce MIDI con strumenti esterni e/o virtuali richiede una serie passaggi abbastanza "innaturali". Tra le sue mancanze ancora imperdonabili c'è la notazione, o meglio quella presente adesso non la si può neanche definire tale.
Forse faccio parte della vecchia scuola, tuttavia un sequencer che non preveda anche la gestione avanzata della partitura, o per lo meno di qualità (senza sconfinare nella musica contemporanea) non lo tengo nemmeno in considerazione.
Reaper avrà tante altre qualità, in quanto motore di rendering audio, però non lo trovo così fluido nell'uso come il classicissimo Cubase, o Logic oppure ProTools a cui vorrebbe ispirarsi. Da qualche versione anche Digital Performer si è adeguato all'estetica di PT e, a mio avviso, ha fatto parecchi passi indietro in quanto ad usabilità. Per fortuna che si possono configurare le viste a proprio piacimento.
drmacchius 24-02-18 12.15
@ michelet
Premesso che Reaper l'ho installato su PC com Windows10 per iniziare a conoscerlo (non sul computer che uso solo per la musica, su cui ho Digital Performer) e, tutto sommato, lo trovo abbastanza contorto. È orientato principalmente alla registrazione audio e per creare ed editare tracce MIDI con strumenti esterni e/o virtuali richiede una serie passaggi abbastanza "innaturali". Tra le sue mancanze ancora imperdonabili c'è la notazione, o meglio quella presente adesso non la si può neanche definire tale.
Forse faccio parte della vecchia scuola, tuttavia un sequencer che non preveda anche la gestione avanzata della partitura, o per lo meno di qualità (senza sconfinare nella musica contemporanea) non lo tengo nemmeno in considerazione.
Reaper avrà tante altre qualità, in quanto motore di rendering audio, però non lo trovo così fluido nell'uso come il classicissimo Cubase, o Logic oppure ProTools a cui vorrebbe ispirarsi. Da qualche versione anche Digital Performer si è adeguato all'estetica di PT e, a mio avviso, ha fatto parecchi passi indietro in quanto ad usabilità. Per fortuna che si possono configurare le viste a proprio piacimento.
L‘ho installato da due anni e comincio a spulciarlo solo ora. Così come è di fabbrica è solo una daw senza un vero e proprio sequencer. Ma già installando sw Extension diventa molto più classico. Il vero plus sono gli script. È vero che è un plus vero solo per chi sa programmare, ma c‘è chi lo ha fatto anche per altri o chi lo ha fatto con fini commerciali ispirandosi alle utility più disparate di tutti gli altri software, espandendo enormemente il software originale.

Poi reaper è contorto come lo era Linux 15 anni fa: un ottima alternativa ma con troppe possibilità di personalizzazione per l‘utente medio, che rendevano l‘uso appetibile solo per smanettoni. Ma reaper è un programma per monicisti e tra gli informatici smanettoni ci sono anche quelli che provenivano dalle altre daw e cercavano software più stabili e performanti e si sono messi a espandere reaper per ottenerli quello che avevano nelle altre daw.

Se si cerca tra i Template e gli script si trova configurazioni di tutti i tipi che rivoluzionano l‘organizzazione del software. Si va da strutture alla Ableton Live a quelle alla cubase e Logik.

Anche io ho fatto l‘errore di provarlo per due anni solo col manuale di base: è stato come istallare Linux negli anni 90‘.
Se cominci a guardare i video, scaricare script, e cercare Template organizzati in modo più simile a quello che conosci credo che il suo utilizzo diventi meno contorto o meno immaturo rispetto alle altre daw, col vantaggio di avere stabilità e performance.

Poi è ovvio che chi usa cubase dai tempi dell‘Atari, o lo stesso per altre daw, fará fatica a ricominciare da capo.....ma la mia impressione è che molte delle major daw abbiano gli stessi problemi di band in a box, solo in una veste meno apparente. L‘esigenza di mercato porta a dover sviluppare software in fretta, offrendo sempre qualcosa di nuovo per invogliare l‘upgrade o invogliando nuovi acquirenti. Questo obbliga o assumere centinaia di programmatori e musicisti o, come di solito capita, investire in commerciali e far sviluppare il nuovo software dal solito teem di tecnici. Il risultato è che si compila in linguaggi di script pesanti e poco efficienti ma che accelerano incredibilmente la programmazione. Quando l‘upgrade capita in un periodo in cui vi è uno stravolgimento dell‘archiTettura del sistema operativo come capitò col passaggio da dos a Windows 95, da 95 a 98, e poi la generazione più moderna o si abbandona tutto e si ritorna indietro riscrivendo tutto da capo e bloccando vendite e sviluppo per anni o si scrive in linguaggi di script il Kernel del programma, portandolo a essere instabile o inefficiente.

Lo scorino di reaper non lo ho ancora approfondito ma da quanto ho sentito attualmente è ai livelli di musicscore e di sicuro delle altre daw. Ho visto partiture di tutto rispetto scritte con reaper. Non so se però è così solo grazie a estensioni. Se si pensa che musicscore è open-source non sarebbe difficile pensare che qualcuno si sia „ispirato“ scrivendo estensioni che hanno rivoluzionato il programma.

Comunque ti consiglio di dare uno sguardo qua sotto
https://forum.cockos.com/showthread.php?t=195325

http://admiralbumblebee.com/ReaperScripts.html#extremraym---homepage

https://www.extremraym.com/en/themes/son/

Comunque a quanto sappia nessuna daw ha uno Score Editor lontanamente paragonabile a software dedicati free come musicscore, per non parlare di alternative commerciali come Sibelius e finale
drmacchius 24-02-18 12.24
@ drmacchius
L‘ho installato da due anni e comincio a spulciarlo solo ora. Così come è di fabbrica è solo una daw senza un vero e proprio sequencer. Ma già installando sw Extension diventa molto più classico. Il vero plus sono gli script. È vero che è un plus vero solo per chi sa programmare, ma c‘è chi lo ha fatto anche per altri o chi lo ha fatto con fini commerciali ispirandosi alle utility più disparate di tutti gli altri software, espandendo enormemente il software originale.

Poi reaper è contorto come lo era Linux 15 anni fa: un ottima alternativa ma con troppe possibilità di personalizzazione per l‘utente medio, che rendevano l‘uso appetibile solo per smanettoni. Ma reaper è un programma per monicisti e tra gli informatici smanettoni ci sono anche quelli che provenivano dalle altre daw e cercavano software più stabili e performanti e si sono messi a espandere reaper per ottenerli quello che avevano nelle altre daw.

Se si cerca tra i Template e gli script si trova configurazioni di tutti i tipi che rivoluzionano l‘organizzazione del software. Si va da strutture alla Ableton Live a quelle alla cubase e Logik.

Anche io ho fatto l‘errore di provarlo per due anni solo col manuale di base: è stato come istallare Linux negli anni 90‘.
Se cominci a guardare i video, scaricare script, e cercare Template organizzati in modo più simile a quello che conosci credo che il suo utilizzo diventi meno contorto o meno immaturo rispetto alle altre daw, col vantaggio di avere stabilità e performance.

Poi è ovvio che chi usa cubase dai tempi dell‘Atari, o lo stesso per altre daw, fará fatica a ricominciare da capo.....ma la mia impressione è che molte delle major daw abbiano gli stessi problemi di band in a box, solo in una veste meno apparente. L‘esigenza di mercato porta a dover sviluppare software in fretta, offrendo sempre qualcosa di nuovo per invogliare l‘upgrade o invogliando nuovi acquirenti. Questo obbliga o assumere centinaia di programmatori e musicisti o, come di solito capita, investire in commerciali e far sviluppare il nuovo software dal solito teem di tecnici. Il risultato è che si compila in linguaggi di script pesanti e poco efficienti ma che accelerano incredibilmente la programmazione. Quando l‘upgrade capita in un periodo in cui vi è uno stravolgimento dell‘archiTettura del sistema operativo come capitò col passaggio da dos a Windows 95, da 95 a 98, e poi la generazione più moderna o si abbandona tutto e si ritorna indietro riscrivendo tutto da capo e bloccando vendite e sviluppo per anni o si scrive in linguaggi di script il Kernel del programma, portandolo a essere instabile o inefficiente.

Lo scorino di reaper non lo ho ancora approfondito ma da quanto ho sentito attualmente è ai livelli di musicscore e di sicuro delle altre daw. Ho visto partiture di tutto rispetto scritte con reaper. Non so se però è così solo grazie a estensioni. Se si pensa che musicscore è open-source non sarebbe difficile pensare che qualcuno si sia „ispirato“ scrivendo estensioni che hanno rivoluzionato il programma.

Comunque ti consiglio di dare uno sguardo qua sotto
https://forum.cockos.com/showthread.php?t=195325

http://admiralbumblebee.com/ReaperScripts.html#extremraym---homepage

https://www.extremraym.com/en/themes/son/

Comunque a quanto sappia nessuna daw ha uno Score Editor lontanamente paragonabile a software dedicati free come musicscore, per non parlare di alternative commerciali come Sibelius e finale
Comunque, se ti vuoi creare una Workstations Audiomidi in stile neko, reaper è l‘unica daw che ti permette una personalizzazione tale da poter essere gestita solo da comandi midi via controller senza bisogno di avere monitor , mouse o tastiera a disposizione. Di fatto permette di fare a comuni mortali quello che Korg ha fatto con Linux in kronos o quello che hanno provato a fare con poco successo con la liontracs o con la neko. Inoltre èbl‘unica daw sufficientemente leggera e stabile da essere una scelta sensata per un utilizzo live con computer non ultraperformabti