@ anonimo
Quindi la massima novita' yamaha 2018 e' un sistema operativo?
Il prossimo anno cosa presenteranno, un sysex?...
Devo dire la verità che anch'io sono rimasto un poco deluso da tutto in can can fatto per annunciare questo aggiornamento, in relazione al risultato.
Adesso non voglio difendere a spada tratta Yamaha, che quando c'è da criticare non mi tiro certo indietro, però ritengo che questo aggiornamento sia stato fatto (
con colpevole ritardo) per soddisfare tutta quella fascia di utenti che lamentava l'impossibilità di recuperare il (grande) lavoro di programmazione fatto con gli strumenti che hanno preceduto Montage, in particolare Motif XS, XF e MOX.
Facilmente questo aggiornamento è stato apportato perché Montage non vende abbastanza, o meglio, non vende quanto potrebbe vendere a causa della non compatibilità diretta di tutto il pacchetto suoni Motif XS/XF. A Yamaha, oltre alle critiche dirette da parte degli utenti che lamentavano il poter importare solo Voices dai modelli predecessori, saranno arrivate anche le statistiche di vendita di Montage che si saranno scontrate contro le loro aspettative. E quindi hanno deciso di mettere mano al firmware ed aggiungere una funzione, peraltro preziosa, che sarebbe dovuta essere presente fin dall'inizio. Altro che Montage Connect per convertire i sys-ex di DX7.
Oltre a questo, non so se il motore di Montage consenta di implementare nuovi tipi di sintesi, un campionatore e/o un sequencer, solo Yamaha conosce esattamente le potenzialità che albergano sotto il cofano della macchina. È facile che la potenza possa permetterlo come anche non ci sia la volontà di farlo Il sodalizio di Yamaha con Steinberg ha come risultato la produzione di strumenti sempre più connessi al computer e sempre meno "autonomi" per quanto riguarda sequencing e campionamento. Da un lato la trovo una scelta criticabile, perché lo strumento non assurge più a livello di workstation, dall'altro invece penso sia naturale che un utente preferisca non impazzire con i menù nidificati di un sequencer ed un campionatore su schermo (che non è mai troppo grande per le funzioni). Lavorare con Kontakt o MachFive 3 non è nemmeno paragonabile con il campionatore di Motif XF oppure con Cubase, Digital Perfomer, Sonar ecc. sono anni luce più agevoli del sequencer hardware di una workstation. Anche se capisco che avere uno strumento con il quale produre un brano completo, senza l'ausilio del PC, sia più gratificante e talvolta più immediato.
In conclusione, conoscendo come si muove Yamaha, con i piedi di piombo, grandi novità non c'è da aspettarsele, nemmeno con il successore di Montage.
Riguardo poi alle critiche mosse da afr, posso dire che la grande forza di una multinazionale come Yamaha sta proprio nel grandissimo numero degli utiizzatori. Condividere le esperienze d'uso di uno strumento tra migliaia di utenti che partecipano ad un forum di discussione (Motifator, YamahSynth ecc.) anche se lo strumento in questione è
tecnologicamente inferiore ad uno che equipaggia la tanto blasonata VAST è per certi versi meglio, perché è proprio dai numerosi scambi di opinioni che le soluzioni vengono trovate. Viceversa una comunità di utilizzatori piccola, facente capo ad un costruttore che, pur essendo geniale, ha un bacino di utenza ristretto non garantisce soluzioni rapide alle problematiche più e meno comuni.
Dal mio modesto punto di vista, è meglio avere una macchina meno performante, però conosciuta da molti, piuttosto di una fuoriserie che conoscono in pochi.