@ Roberto_Forest
Io è da qualche anno che lo uso proprio per completare le sonorità della mia tastiera. E in più come centro di controllo. Uso set list maker per leggere gli spartiti sempre in primo piano (ma va bene anche forescore), a ogni canzone set list maker mi manda un program change per cambiare la scena di imidipatchbay (o midiflow che è simile ma più completo). La scena di imidipatchbay mi fa gli split e layer sia tra le app sonore che uso sia tra i suoni interno della tastiera. Come app sonore ne uso 3-4 al massimo, dipende dai gruppi. Galileo per gli organi, sampletank per suoni vari, sunrizer o DRC per synth, im1 per suoni particolari, a volte BS 16i per soundfont. Fondamentale è che l'app possa ricevere bank/prog change (da imidipatchbay) per cambiare il preset che mi serve per la canzone. Per i suoni tastieristi cioè piani acustico e tutti gli elettrici, qualche strings e pad e synth uso i suoni della mia tastiera hardware.
Io quindi ho in primo piano solo gli spartiti e quando cambio canzone con una "svisata" sul L'iPad mi richiama anche tutti i suoni.
Prima usavo un computer e usavo solo i suoni del computer, ma usare iPad è molto più comodo. Uso l'uscita cuffie del L'iPad con un cavetto mini jack che entra nell'entrata mini jack della mia tastiera.
In un duo set list maker mi invia anche dei program change a una drum machine esterna per cambiarne i pattern per canzone.
Questa è una bella integrazione, quello che mi piacerebbe implementare.
Debbo prendere set list maker, per il resto anche io volevo usarlo a livello expander come stai facendo tu.
Imidipatchbay lo possiedo già ma sto anche utilizzando audiobus e AUM, ma credo che imidipatchbay sia da testare bene.