Poi il sabato si accumulano tutte le cose che non si sono potute fare in settimana (impegni intendo), e la domenica passa come un lampo, magari perche' devi andare a trovare i genitori anziani (e lo fai con il cuore) che non hai visto tutta la settimana perche' sei lontano.
A 17 anni avevo tutto il tempo che volevo, e son riuscito anche a passare 11 ore consecutive al pianoforte (mio record massimo), ma non avevo i soldi per il mio vero sogno (il synth).
Nei primi anni di lavoro riuscivo a gestirmi il tempo e a fare qualcosa, ma la tecnologia era cosi' limitata che dovevi sempre limitarti ai compromessi.
Adesso c'e' tutto, ma non c'e' il tempo e quello che avrei dovuto avere me lo hanno rubato.
Poi le energie non sono piu' quelle dei vent'anni : dopo una giornata su quattro computers, fai fatica anche a vedere il dispay della tua tastiera e non ti viene neppure da aprire il menu' per vedere cosa c'e' dentro.
Fino a qualche anno fa arrangiavo, componevo registravo ecc.. : ora ho smesso e mi limito a suonare (quando riesco).
Tra due anni sarei dovuto andare in pensione : e' vero era un po' troppo presto per gli standard di oggi, ma spostare tutto di dieci anni in piu' (se non saranno 12) e' l'estremo opposto.
L'ideale sarebbe stato a 60 anni (e ne avrebbero giovato anche i giovani, nel ricambio generazionale sul lavoro).
Fanno lavorare gente sempre piu' stanca, e tengono fuori giovani dinamici e preparati meglio : questo non e' progresso, ma involuzione della specie...
fulezone ha scritto:
e già dormo con mia moglie incazzata nera che mi dice che non gli ho dedicato nemmeno 5 minuti..
Fortunatamente mia moglie e' molto comprensiva, e spesso e' lei a preoccuparsi quando non mi vede suonare : ma non avrei fatto questo passo per la seconda volta, se non fossi stato sicuro di cosa sarei andato incontro.