@ giannirsc
E allora perchè un dx7 costa 400 euro
Perché un DX-7 è uno strumento musicale che può essere ancora usato costruttivamente per produrre qualcosa. L'Amiga 2000 informaticamente parlando è un rottame che al giorno d'oggi non ha nessun uso produttivo, e l'unico mercato che ha è quello dei collezionisti di retrocomputing.
Anch'io colleziono computer antichi (tra cui annovero anche proprio un Amiga 2000) e da qualche anno partecipo pure ad alcune mostre come espositore (giusto ieri ero a Zurigo al Vintage Computer Festival, con degli amici che esponevano diverse macchine Olivetti tra cui una
Programma 101 ed una
P6060). Ma la cifra massima che di solito sono disposto a spendere per un vecchio computer, se proprio non posso ottenerlo aggratis in qualche altro modo, è di 50 euro, e già sono tanti. Per superare quella cifra insieme al computer ci devono essere un sacco di accessori in dotazione, ma deve comunque restare sotto i 100 euro.
Il 90% dei computer che ho in collezione è roba recuperata da cantine, soffitte o che mi è stata regalata, non comprata, perché di fatto comprare un vecchio computer significa buttare via soldi. E, analogamente a quanto accade per gli strumenti vintage, anche il mercato del retrocomputing è completamente impazzito. Qualche settimana fa per esempio su eBay un tizio si è aggiudicato un
Commodore 65 (il successore del Commodore 64 che però non ha mai superato lo stadio prototipale, ed il cui progetto è stato abbandonato in favore del Commodore 128) per la "modica" cifra di 81'400$...
Ma questo non è retrocomputing, è pazzia, perché la filosofia autentica del retrocomputing consiste nel recuperare un vecchio rottame da una cantina, restaurarlo, ripristinarne il funzionamento e conservarlo, non comprare roba obsoleta su eBay a prezzi folli.