@ michelet
Sarebbe interessante sapere SE la nuova versione di D-50 riesce a caricare i sys-ex originali, visto che ne ho a tonnellate a seguito della raccolta effettuata quando avevo il sintetizzatore vero e proprio. A quel tempo me ne stancai relativamente presto perché la tastiera era diventata insuonabile, non reagendo più alla dinamica ed all'aftertouch. Potrebbe essere un futuro acquisto, ammesso che il prezzo sia abbordabile.
Certo è che questa nuova creazione di Roland farà crollare i prezzi dei D-50 e D-550 originali. Bisogna tenere in considerazione anche questo aspetto.
p.s. vedo che ha alimentazione da USB e dalla stessa porta viene gestito MIDI ed audio. Alimentazione a batteria... Cosa costava fare la classica alimentazione AC tramite trasformatore?
Pare sia compatibile in tutto e per tutto con il materiale disponibile per l'originale, Roland stessa fornisce il contenuto delle card più iconiche alcune anche introvabili.
LA polifonia è un pò ristretta per i miei gusti e per la tipologia di suoni, ma d'altronde mi pare di capire che fosse la stessa dell'originale, dunque è filologicamente accettabile almeno.
In questo caso mi sento di dire che una replica 1:1 della macchina, seppur in formato desktop, non può che essere una buona cosa, anche se lo sforzo era minimo dato che già avevano un emulazione della D-50 disponibile per V-synth. Si possano mettere i boutique a 4 note in quel posto allora, loro e la loro malsana idea che un poveraccio se ne dovesse accattare 2-3 uguali per raggiungere una suonabilità accettabile, se lo scopo non è quello di buttare quattro note mentre si è seduti sulla tazza del cesso.
scusate la volgarità ma era essenziale per il messaggio